Dicembre
2013 -
Comunicato stampa:
Gasdotto TAP
(Trans Adriatic Pipeline) - Il
WWF Italia presenta le osservazioni al progetto al Ministero
dell’Ambiente;
Il progetto non va autorizzato per carenza di studi ed
incompleta valutazione dei reali impatti ambientali
Dopo
aver preso visione della documentazione sul progetto Trans Adriatic
Pipeline (TAP), ovvero il gasdotto destinato ad aprire il corridoio
meridionale per la fornitura del gas all’Europa attraverso i giacimenti
del Mar Caspio, il WWF Italia ha presentato al Ministero dell’Ambiente
le sue osservazioni ai fini della procedura di Valutazione d’Impatto
Ambientale, con le quali si chiede di rilasciare parere negativo di
Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione di Incidenza.
“Il
quadro che emerge è caratterizzato da diverse criticità, carenze di
studi ed incognite progettuali – afferma Guido Greco, Consigliere
Regionale del WWF Puglia - che dovrebbero spingere il Ministero a
rilasciare un parere negativo per incompatibilità con i sistemi
ambientali”.
Nonostante il Ministero dell’Ambiente abbia richiesto la redazione di
specifica Valutazione di Incidenza rispetto ai Siti Natura 2000
presenti entro un raggio di 5 Km dall’opera, il proponente ha presentato
un semplice “screening”, ritenendo assenti delle incidenze
significative. L’esempio più eclatante è relativo al Sito di Importanza
Comunitaria Le Cesine per il quale si richiede che “dovrà essere
analizzata l’incidenza delle correnti marine sul trasporto dei sedimenti
durante le attività di cantiere, anche attraverso modelli di simulazione
ai fini della valutazione di eventuali effetti sulla prateria di
Posidonia oceanica”. Ebbene di tali studi nella Valutazione di Incidenza
(alias Screening) non vi è traccia, ma si riscontra solo la
rassicurazione che le distanze sono tali da non incidere sulla
Posidonia.
La stessa
Posidonia lungo la costa di San Foca, nelle vicinanze del
gasdotto, viene poi data per assente dalle indagini fisiche nonostante
ci siano prove innegabili della sua esistenza. Un’incongruenza dovuta
semplicemente a indagini che non hanno compreso quelle porzioni di
fondale dove essa continua a vegetare.
Per
quanto riguarda gli impatti cumulativi sull’area vasta, derivanti
da altri grandi progetti attualmente approvati e/o in fase di
realizzazione, siano essi di carattere temporaneo o meno, l’analisi
continua a limitarsi ad una visione circoscritta all’area del tracciato
del gasdotto. Non vi è inoltre un prospetto conoscitivo sui periodi
durante i quali sarà aperto il cantiere dei lavori, in relazione alle
diverse fasi biologiche delle tante specie di interesse
conservazionistico (come cetacei e tartarughe marine) che popolano
abitualmente quelle zone.
Analoga
approssimazione si riscontra nello studio dell’impatto sulla componente
idrica che è stata studiata solo nel mese di luglio, quando l’acqua era
stagnante, e quindi i risultati sono inattendibili. Eppure siamo in un
territorio carsico nel quale le acque superficiali sono di fondamentale
importanza per specie animali e vegetali.
Un altro
importante aspetto riguarda il mancato inserimento nel progetto delle
necessarie informazioni sugli accordi con la società Snam Rete Gas per
l’allacciamento alla rete nazionale, che erano state esplicitamente
richieste dal Ministero dell’Ambiente nel documento di Scoping. A
fronte di un’immissione di 10 miliardi di mc di gas/anno, con la
possibilità di raddoppio della portata, non si è attualmente a
conoscenza né della capacità di accesso della Rete Snam né di eventuali
accordi in corso e dei relativi termini. Nonostante il terminale di
ricezione alla rete nazionale, situato nella provincia di Brindisi, sia
distante circa 55 Km, nulla viene detto sul raccordo che pure avrebbe un
impatto sull’ambiente, sulla popolazione e sulla sicurezza pubblica, e
per il quale sarebbe fondamentale una valutazione degli impatti
congiuntamente a quelli previsti della TAP.
Altra
criticità riguarda il raddoppio della capacità del gasdotto TAP da 10 a
20 miliardi di mc di gas/anno con studi sulle emissioni sulla portata
più bassa. A ciò si aggiungerebbe, inoltre, un’ulteriore incertezza
legata all’eventuale necessità di Snam di adeguare il terminale di
ricezione nazionale ad una capienza maggiore rispetto a quella attuale,
che comporterebbe una revisione di tutte le attuali analisi eseguite.
“Questi
particolari spingono ancora di più il WWF – conclude Matteo Orsino,
Presidente del WWF Puglia - a considerare sottostimati gli impatti
riconosciuti nella Valutazione di Impatto Ambientale e Sociale e
lacunose le risposte che la documentazione correlata alla VIA avrebbe
dovuto dare alle numerose domande delegate all’esterno del percorso di
analisi.L’incompleta
valutazione dei reali impatti
negativi, possibili o certi, sui sistemi ambientali, già in crisi
ecosistemica, rischierebbe di provocare ulteriori danni irreversibili”.
Il 18, 19, 20
Luglio a Campi Salentina l'Associazione Salvatore Calabrese Onlus
organizza
MUNDI 1° Forum
internazionale della solidarietà e della responsabilità sociale.
<<Un percorso di
conoscenza per favorire una pacifica e solidale
convivenza nel rispetto della dignità di
ogni uomo.Lungo
un suggestivo percorso nella storica città salentina, è possibile
lasciarsi coinvolgere dalle diverse espressioni della cultura africana:
dalla musica alla danza, dall’arte al cibo. Colori, odori, ritmi e
suggestioni conducono lo spettatore in un mondo variopinto e lontano.>>
prile 2013 - 22 APRILE 2013
- GIORNATA MONDIALE della TERRA
L’Amministrazione Comunale di San Donato di Lecce aderendo alla
sollecitazione di promuovere un momento di riflessione sui temi della
tutela ambientale pervenuta dal Presidente della Provincia di Lecce
Antonio Gabellone e dal Difensore Civico dell’Amministrazione
Provinciale Sen. Giorgio De Giuseppe organizza per il giorno 22/04/2013
alle ore 10,00 presso la Scuola Elementare una cerimonia celebrativa
con gli alunni e il personale docente.
Interverranno: il
Sindaco Ezio Conte, l’Assessore Emanuele Dell’Anna, l’Assessore Maria
Rosaria Tucci, Pino RAGANATO ( Forum Ambiente e Salute di Lecce),
l’ING. Grazio PASSASEO (Vice Presidente WWF Salento)
Nelle aiuole della Scuola saranno messi a
dimora alcuni alberi forniti dall’Agenzia Regionale delle Foreste.
Marzo 2013 - Earth
Hour 2013:
Un movimento globale per la sostenibilità del nostro
pianeta. Con il
sostegno del Comune di Lecce, è stata spenta l'illuminazione pubblica di
piazza Sant'Oronzo.
Earth
Hour 2013:
Un movimento globale per la sostenibilità del nostro
pianeta. Con il
sostegno del Comune di Lecce, verrà spenta l'illuminazione pubblica di
piazza Sant'Oronzo
Il 23 Marzo
2013 torna Earth Hour, la più grande mobilitazione globale dei cittadini
e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta ai cambiamenti
climatici, promossa dal WWF Internazionale.
Anche
quest’anno la partecipazione all’iniziativa si caratterizza per
l’estrema semplicità del gesto: spegnere una luce, un edificio, un
monumento, l’illuminazione di una strada o un’intera città per un’ora.
Nel 2012
Earth Hour ha visto la partecipazione di oltre 2 miliardi di persone in
152 Paesi ed in oltre 7000 città in tutto il mondo, confermandosi come
evento di forte valenza simbolica, un’occasione per rendere esplicita la
volontà di sentirsi uniti in una sfida globale, che nessuno può pensare
di vincere da solo.
La
preoccupazione per il riscaldamento globale e per il ritardo della
politica e dei Governi nell’affrontarlo, aumenta, ma insieme aumenta la
consapevolezza che tutti possiamo (e dobbiamo) essere protagonisti delle
soluzioni.
Questa
iniziativa può rappresentare una vetrina importante per raccontare
insieme al WWF l’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici e, nel
contempo, unirsi a tante altre persone in tutto il mondo, lanciando un
segnale ai Governi e alle forze politiche nazionali che non hanno ancora
impostato, né realizzato un’efficace azione di contrasto.
L’evento
Earth Hour, invita tutti gli attori ad “andare oltre”, ossia non solo
spegnere le luci a livello simbolico ma anche impegnarsi con azioni
concrete. “Oltre” significa anche contemplare una prospettiva più ampia,
dai cambiamenti climatici alle problematiche della sostenibilità in
generale, intesa nelle sue dimensioni sostanziali.
Le politiche
territoriali a favore della sostenibilità, vanno dall’efficienza
energetica ai sistemi di trasporto più sostenibili, dal risparmio di
materia ed energia nella costruzione/ristrutturazione degli edifici al
loro riscaldamento e approvvigionamento energetico sempre più basato
sull’uso di fonti rinnovabili, da una più corretta gestione dei rifiuti
agli acquisti verdi nelle pubbliche amministrazioni, etc.
Con il sostegno e la collaborazione del Comune di
Lecce, dalle 20:30 alle 21:30, verrà spenta
l'illuminazione pubblica di piazza Sant'Oronzo, dove
il WWF Salento allestirà uno stand informativo.
Durante l’evento lo stand WWF verrà illuminato da
una batteria caricata da un pannello solare e verrà
realizzato un laboratorio per bambini, i cittadini
verranno inoltre invitati a manifestare il loro
impegno per un comportamento sostenibile nella vita
di tutti i giorni.
Augurandoci di poter contare sull’adesione del
maggior numero di cittadini:
Un gesto simbolico contro i
cambiamenti climatici
ma anche l'impegno, concreto, di
ognuno sulla strada della sostenibilità.
Laboratorio
di progettazione urbana partecipata dei bambini della scuola "Falcone"
di Via Abruzzi 1ª fase Mostra didattica 9 febbraio 2013
Vi invitiamo
sabato prossimo 9 febbraio presso la scuola "Ammirato-Falcone" di via
Abruzzi dalle ore 10,30 alle ore 13,00 dove i bambini, che hanno
partecipato al 1° laboratorio di "progettazione urbana partecipata"
(curato da Rosario Gatto della nostra Associazione e con la
collaborazione di docenti e genitori), hanno allestito una mostra
didattica.
E' la prima fase del progetto
didattico-educativo del nostro progetto che si articolerà
successivamente con l'attivazione (a brevissimo) di un 2° analogo
laboratorio presso la stessa la scuola "Ammirato-Falcone" di Via R.
Sanzio. Tutti i lavori saranno successivamente esposti in una
manifestazione conclusiva alla fine del progetto.
Nello scusarci del ritardo di
questa comunicazione contiamo comunque sulla vostra partecipazione
anche per dare un segno tangibile di vicinanza e sostegno al lavoro
dei ragazzi per la loro scuola, il quartiere e la città.
15 gennaio 2013 - Revocata la delibera che prevedeva
l’installazione di un chiosco
bar
nei pressi dell’area pedonale a verde urbano con esemplari monumentali
di querce Vallonee.
Sospiro di sollievo per gli ambientalisti e per le querce vallonee di
viale Gallipoli, testimonianza dell'antico orto botanico di Lecce. Verrà
ritirata la delibera per la concessione che autorizza l'installazione di
un chiosco bar proprio davanti all'Agenzia del territorio.
14 gennaio 2013 -Istanza di
revoca della deliberazione della G.M. del Comune di Lecce n° 1081 del
28.12.2012, che prevede l’installazione di un chiosco bar in area
pubblica prospiciente l’Agenzia del Demanio nei pressi dell’area
pedonale a verde urbano con esemplari monumentali di querce Vallonee
ubicate nel parcheggio della stessa Agenzia del Demanioin Viale Gallipoli Lecce.
con la
presente la nostra associazione chiede che sia disposta la revoca della
delibera di G.M. indicata in oggetto con cui si consente l’installazione
di un nuovo chiosco sull’“isola pedonale” davanti all’Agenzia del
Demanio nei pressi dell’area a verde urbano con esemplari monumentali di
querce Vallonee ubicati nel parcheggio dell’Intendenza di Finanza in
Viale Gallipoli nella nostra città.
Questa
Associazione, sentiti tutti i soci, simpatizzanti e numerosissimi
cittadini, propone formale istanza di revoca poiché la collocazione del
chiosco bar dovrebbe realizzarsi nello spazio esistente tra le aiuole
realizzate per la protezione delle preziose essenze arboree.
Preliminarmente la revoca viene richiesta, anche perché la collocazione
di detto chiosco in prossimità del sito in cui si trovano le querce
Vallonee non è possibile, essendo l’area in questione di proprietà
dell’Agenzia del Demanio.
Quindi il
Comune ha rilasciato una concessione non avendo la disponibilità del
sito su cui deve essere collocata la struttura.
Inoltre la
revoca viene richiesta perché comporterebbe:
-
Un grave pregiudizio per la salvaguardia delle
stesse piante, per l’ulteriore carico urbanistico
derivante dall’intenso flusso di persone e merci che
la presenza di tale esercizio commerciale
comporterebbe (oggi già molto elevato). In sostanza
comporterebbe un notevolissimo aumento della
pressione antropica e di conseguenza
dell’inquinamento. L’area in questione è già allo
stato attuale interessata da un traffico veicolare
elevatissimo;
-
Una profonda modifica dello stato dei luoghi che è
“incoerente” con l’intervento caldeggiato e
fortemente voluto dalla nostra Associazione e
realizzato meritoriamente da codesta Amministrazione
nel 1989 nel contesto di un articolato progetto
redatto dalla nostra stessa Associazione (offerto
gratuitamente) dopo che lo stesso Comune di Lecce
con Delibera n. 1071 del 19.04.1988 dichiarò che le
querce Vallonee ubicate negli spazi esterni
dell’Intendenza di Finanza
sono “Specie
botanica di rilevante interesse storico-scientifico
e monumento vegetale protetto”.
L’intervento,
considerato allora all’avanguardia dall’opinione pubblica, è stato
possibile soprattutto per la sensibilità e disponibilità dell’Agenzia
del Demanio, proprietaria dell’area e per il contributo di illustri ed
emeriti studiosi nostri conterranei come A. Biasco e R. Congedo,
numerosi esponenti dell’Università del Salento come i Proff. S.
Marchiori e L. Ruggiero, prestigiosi giornalisti e scrittori come Rina
Durante, il Museo Missionario Cinese e di Storia Naturale di Lecce, la
Provincia di Lecce e numerosi associazioni culturali, che si sono
espressi pubblicamente con articoli e comunicazioni ufficiali sul valore
e la necessità di salvaguardare l’ultima testimonianza, costituita
appunto dalle querce in questione, dell’antico Orto Botanico (1810-1929)
della nostra città.
In attesa di
cortese e urgente riscontro porgiamo cordiali saluti, allegando una
brochure/pubblicazione scientifico-divulgativa sulla quercia Vallonea
curata dalla nostra Associazione, utile per approfondire anche la
conoscenza e la storia di questa affascinante specie arborea nella
nostra città.
Lo scopo
finale del WWF è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente naturale del
nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere
in armonia con la natura.