L’Assemblea Generale delle Nazioni
Unite ha proclamato il 2011 “Anno Internazionale delle Foreste”.
Un’iniziativa volta a diffondere la conoscenza sulle azioni globali a
sostegno della gestione forestale sostenibile con l’obiettivo di
proteggere e valorizzare gli alberi e le foreste.
Lunedì 22 novembre p.v. il Ministero
dell’Ambiente, in collaborazione con l’ANCI e d’intesa con il Ministero
dell’Istruzione, celebra in tutto il territorio nazionale la “Giornata
dell’Albero”.
Anche quest’anno la IV Circoscrizione
“Rudiae-Ferrovia”, ha organizzato per il prossimo lunedì 22 novembre
un’iniziativa volta a sensibilizzare, soprattutto i ragazzi,
all’importanza degli alberi e del rispetto dell’ambiente.
Con la collaborazione del WWF Salento
si sono messi a dimora dei nuovi alberi presso i giardini di alcune
scuole comunali della Circoscrizione, in particolare nella succursale
della Scuola Media “Dante Alighieri” in Via Rudiae e nella succursale
della Scuola Elementare “Armando Diaz” di Via Aprile, coinvolgendo i
ragazzi e gli insegnanti con elaborati, attività ed incontri a tema.
BENTORNATI A SCUOLA CON IL WWF SALENTO!!!!! (2011-2012)
B
entornati
a scuola! Il WWF Salento
saluta i docenti e augura loro un buon anno
scolastico con la speranza che questo sia davvero un anno ricco di
soddisfazione. L’Associazione, come fa ormai da più di quarant’anni,
intende fornire agli insegnanti appoggio e strumenti per facilitare e
sostenere il loro lavoro quotidiano con le classi.
Durante tutto l’anno scolas tico offriremo altri spunti e occasioni per
coinvolgere le classi e i docenti nel cammino, che vuole essere di
conoscenza e di cura attenta, verso un ambiente sempre più
“sostenibile”. Chi vuole tenersi aggiornato può andare sul sito
www.wwf.it/educazione
,sul quale troverà le proposte per le scuole e altre
notizie utili e qui potrà anche iscriversi alla
newsletter docenti,
che riceverà ogni bimestre .
L’Associazione WWF Salento è disponibile con i suoi
qualificati attivisti ed esperti a fornire consulenza e supporto, su
prenotazione, a tutti quei docenti che lo richiedessero.
L’ufficio Educazione è a
Lecce in via F.
Casotti 23
ed è aperto tutti i Mercoledì dalle ore 19,00 alle ore
20,00 i docenti sono pregati di telefonare al 328.2258018 per fissare un
appuntamento.
A presto, dunque, e buon lavoro!
06
ottobre 2011
- Laboratori didattivo-educativi sulla biodiversità
sabato 8 ottobre in piazza S. Oronzo a Lecce.
L'associazione WWF Salento promuove l’informazione e la consapevolezza
del valore della biodiversità naturale e della consapevolezza del peso
dell’impronta ecologica del nostro stile di vita quotidiano
sull’ambiente. L’Associaizone proporrà durante la mattinata del Forum
dei laboratori sulla biodiversità all’insegna della sostenibilità
creativa e originale. Un esempio in questo senso è costituito dalla
realizzazione di “batbox” (nidi-rifugio per pipistrelli) con materiale
di recupero. I ragazzi coinvolti realizzeranno parti del/i batbox
(o di altri manufatti) che saranno assemblati durante la manifestazione
attraverso attività laboratoriali con l’impegno di collocarli
successivamente in spazi a verde urbano pubblico come aiuole, giardini
delle scuole ecc..
5
SETTEMBRE 2011 “Gravina di Laterza - Oasi Lipu”. Escursione guidata.
La
biodiversità della nostra regione è un bene prezioso da conoscere,
conservare e valorizzare, perciò il WWF Salento vi invita ad una serie
di escursioni guidate sul nostro territorio.
Il WWF Salento, organizza
La prima escursione il 25 settembre nella Gravina di
Laterza - Oasi Lipu,
un’escursione lungo un canyon naturale ricco di flora e fauna domenica
25 settembre alle ore 08:00, l’incontro è previsto presso il Foro Boario
a Lecce, poi ci sposteremo verso l’oasi con il sistema del car pooling.
Si consigliano abbigliamento e scarpe adeguate
all'attività di escursione, binocolo e macchina fotografica.
L’escursione sarà guidata da un esperto ornitologo e il costo della
guida è di euro 2,50.
Info e prenotazione (obbligatoria): 333.4501437 -
339.7400779 -lecce@wwf.it
Anche quest'anno
il WWF Salento partecipa all'evento organizzato dall' apt di Lecce con
le seguenti attività presso il centro di educazione ambientale del WWf
Salento presso la masseria Rauccio:
a.Domenica
4 settembre (ore 9,30-12,30)"Alla
scoperta della biodiversità del paesaggio intorno al Parco di
Rauccio: Bosco di Cervalura, Acquatina e zona umida Gelsi;
b.Venerdì
9settembre
(ore 9,30-12,30)"Alla
scoperta del mondo delle api";
c.Sabato10settembre
(ore 9,30-12,30)"Alla
scoperta del Parco. Aspetti storico-geografici e naturalistici.
Laboratorio per ragazzi:
costruzione di un diorama naturalistico";
d.Domenica
11settembre
(ore 9,30-12,30) "Laboratorio
di archeologia per ragazzi"
siete tutti
invitati a partecipare, per info e prenotazioni:
IL WWF PUGLIA SOLLECITA LA NOMINA DEI PRESIDENTI DEI DUE PARCHI
NAZIONALI PUGLIESI
E' in programma per domani l'incontro a Bari tra il
ministro Prestigiacomo ed il presidente Vendola per illustrare i
risultati degli interventi di bonifica effettuati a Manfredonia, dopo
l'apertura della procedura di infrazione da parte della Commissione
europea.
Il WWF Puglia spera che questa sia l'occasione perché il
Ministro e il Governatore trovino il tempo per concordare finalmente la
nomina dei presidenti del Parco del Gargano e del Parco dell’Alta Murgia.
È infatti da ormai un anno che, incomprensibilmente, si
trascina la gestione commissariale dei due enti, causando una precarietà
che si ripercuote negativamente sui territori delle due aree protette.
La responsabilità di questo lunghissimo stallo, osserva
il WWF Puglia, va attribuita in pari misura ai due esponenti politici
perché ad entrambi la legge ha affidato il compito di concordare le
nomine. Quando infatti le legittime aspettative del Ministro e del
Governatore si tramutano in veti incrociati che lasciano per un anno
senza risposte centinaia di migliaia di cittadini, la politica mostra di
non essere più al servizio della collettività ma di costituire un
ostacolo. Eppure lo spirito che aveva animato i promotori della legge
quadro sulle aree protette era tutt'altro: individuazione di tecnici ed
esperti negli organi direttivi che garantissero un'effettiva tutela ed
una gestione competente delle aree protette, partecipazione della
collettività alle scelte di sviluppo sostenibile del territorio. Tutto
questo si è ormai perso da tempo e le nomine degli enti parco sono
entrate a pieno titolo nella logica della spartizione politica, tradendo
i principi ispiratori della legge.
In questo quadro la Puglia non rappresenta purtroppo
un'eccezione e l'ostinazione con cui Ministero dell'Ambiente e Regione
Puglia reiterano nomine commissariali e ricorsi alla corte
costituzionale ne è la piena conferma.
A questa situazione di stallo si aggiunge il ritardo
nell'approvazione degli strumenti di programmazione dei due parchi
nazionali che giacciono oramai da mesi nelle mani di Regione Puglia e
Ministero dell'Ambiente.
“La mancata nomina degli organismi direttivi dei due
parchi e la non approvazione dei piani–
ha dichiarato Matteo Orsino, responsabile aree protette del WWF Puglia –pesano
come un macigno sulle possibilità di tutela e sviluppo delle due aree
protette. Caro Governatore Vendola, gentile Ministro Prestigiacomo, cosa
vi impedisce di raggiungere un'intesa? Cosa aspettate a sedervi attorno
ad un tavolo per trovare due nomi, possibilmente di alto livello ma
perlomeno decenti, da porre alla guida dei due enti parco?”
Il WWF Puglia ritiene che sia un preciso dovere dei due
esponenti politici nei confronti dei cittadini pugliesi spiegare
pubblicamente a che punto sono le trattative e quali sono ancora gli
ostacoli da superare. Se neppure dall'incontro di domani verrà una
parola in tal senso è segno che la politica non ha nient'altro da
offrire alla società che non la propria arrogante inconcludenza.
L’attività di formazione per la
salvaguardia dei boschi della Puglia tra i tecnici del Corpo Forestale
dello Stato e della Prefettura di Bari e i volontari del WWF Puglia
continua in maniera proficua.
Per il secondo anno consecutivo
il WWF Puglia organizza il campo antincendio boschivo, finanziato con
fondi rivenienti da un risarcimento riconosciuto all’associazione a
seguito di un incendio in località Murgetta Rossa di Spinazzola. Il
campo consiste in una preliminare attività di formazione in materia di
incendi boschivi, normativa, metodologie di primo avvistamento e di
vigilanza; e successivamente in vigilanza su campo nelle aree
particolarmente a rischio della Regione Puglia (parchi e riserve
naturali, oasi WWF), per tutta la durata della stagione degli incendi.
Il
prossimo Venerdì 24 giugno (dalle 16 alle 18) il comandante del CFS
Giovanni Misceo e i dott. Mario Volpe e Matteo De Marinis in
rappresentanza della Prefettura di Bari
(Area Protezione Civile) continueranno a
svolgere attività formativa ai volontari del WWF e a chiunque volesse
partecipare al progetto.
Le aree coinvolte
nel progetto, ossia i punti principali di avvistamento saranno
innanzitutto le Oasi WWF, oltre ad altre aree protette ad alto livello
di biodiversità:
Parco Nazionale dell’Alta Murgia;
Oasi WWF Il Rifugio (Grumo Appula);
Parco Regionale Terra delle
Gravine (Oasi WWF Monte S. Elia);
Parco Nazionale del Gargano (Oasi
WWF Lago Salso);
Riserva Naturale dello Stato Le
Cesine (Oasi WWF);
Riserva Naturale dello Stato –
Area Marina Protetta Torre Guaceto (Oasi WWF);
Riserva Regionale Laghi di
Conversano e Gravina di Monsignore;
SIC Murgia dei Trulli - Monte S.
Nicola (Monopoli);
Le
attività prevedono: appostamenti quotidiani; pattugliamenti e
sopralluoghi di vigilanza nelle aree protette incluse nel progetto.
Il progetto, in conformità alla
legge quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000, intende
garantire una capillare e attenta sorveglianza delle aree coinvolte e di
quelle circostanti, al fine di ridurre al minimo il rischio d’incendio e
i danni che quest’ultimo può apportare all’ambiente naturale,
soprattutto in aree protette ad alto valore di biodiversità della nostra
Puglia, regione italiana con il più basso indice di boscosità.
Vuoi essere un volontario della
campagna antincendio e contribuire alla salvaguardia della natura?
Comunica la tua adesione scrivendo a:puglia@wwf.it
oppure
telefonando allo 080.5210307oppure al 393.0130947(Alessandro Rosiello)
Apertura estiva sede WWF
Salento tutti i mercoledì dalle 19:30 alle 20:30.
Vieni a
trovarci in via Casotti, 23 a Lecce tutti i
mercoledì dalle
19:30 alle 20:30, qualora tale giorno sia festivo si anticipa al venerdì
precedente alle ore 19:30, per
richieste su temi specifici
si prega di contattarci
per avere un
appuntamento.
14
giugno
2011
-Primo
commento sui referendum del 12 e 13 giugno - IL WWF: L’ITALIA E’ UN
PAESE CAPACE DI FUTURO LA SCOMMESSA SULLA RETE RISULTA VINCENTE
SU FACEBOOK IL ‘PANDA’ REALIZZA IN 10 GIORNI 1,4 MLN DI VISUALIZZAZIONI
“E’ un’Italia capace di futuro, quella che ha contribuito al
raggiungimento del quorum (come emerge dai primi dati e dalle proiezioni
al momento disponibili). Fuori dai canali ufficiali dei media
generalisti, mille volti e mille voci in rete non hanno ceduto
alla consegna del silenzio o dell’indifferenza, dimostrando una voglia
di partecipazione impetuosa, che si è espressa attraverso canali di
comunicazione non convenzionali. Il popolo italiano ha voluto dire la
sua su scelte fondamentali per il futuro della comunità nazionale quali
quelle relative alla gestione dell’energia e dell’acqua, nel rispetto
del principio di equità sociale e tra la attuali generazioni e quelle
future.”, commenta il presidente del WWF Italia, Stefano Leoni. I NUMERI
DEL DEL TAM TAM DELWWF IN RETE….E NON SOLO Sin dall’inizio il WWF
- mentre i principali media tv oscuravano i referendum al punto di non
dare negli ultimi giorni addirittura rilievo alla notizia dell’invito al
voto del Presidente della Repubblica - ha puntato a mandare messaggi
in rete su internet, sul proprio sito ufficiale nel web e su
facebook, sulle emittenti locali, producendo testi e video in un
continuo crescendo. “Non
farti
prendere per il naso”,
con la silhouette di un Pinocchio, ha smascherato un mese fa i luoghi
comuni su acqua e nucleare, accompagnato da pillole video con
esperti nazionali del WWF sulle varie materie. Tre settimane fa il
messaggio è stato rilanciato con un appello spot tv (di 1 minuto) e
radio (30 secondi) del presidente nazionale del WWF Stefano Leoni,
pubblicati sul sito ufficiale (www.wwf.it, che in questi giorni ha
oscillato tra il 5 mila e sino ai 10 mila visitatori giornalieri) e
distribuiti a tutte le radio e tv locali per i messaggi gratuiti
autogestiti. Due settimane fa è stata la volta di“Dimmi di sì”, per la
raccolta in rete di messaggi, immagini e video autoprodotti da chi
naviga in rete visitando il sito del WWF, ma anche il profilo del WWF su
Facebook (che in questi giorni ha registrato anche 25 mila contatti
quotidiani). Nell’ultima settimana sia il sito web ufficiale che il
profilo istituzionale su Facebook sono stati continuamente aggiornati
alimentando un “passa parola” su tutti i siti amici del WWF. Importanti
i risultati dell’azione WWF su Facebook, che negli ultimi 10 giorni ha
raggiunto 1.376.398 visualizzazioni, con una media giornaliera di 25
mila e un picco l’8 giugno (coincidente con l’evento dei runners WWF “Io
corro a votare SI’”, la catena umana a piazza Plebiscito a Napoli
promossa da WWF e Greenpeace e il convegno del WWF per i giuristi a
Milano). Infine, due newsletter inviate nell’ultimo mese destinate ad un
‘pubblico’ di 250 mila persone (l’ultima a ridosso del silenzio
elettorale), con l’invito al voto e le informazioni di base per
esercitare il voto correttamente, bucando così la disinformazione dei
maggiori network nazionali. Roma 13 giugno, 2011 - Ufficio stampa WWF
Italia - tel. 06-84497.377, 02.83133233
03
giugno
2011
-
La Giornata Mondiale dell'Ambiente 2011 vuole essere la più grande e
diffusa manifestazione mondiale per promuovere azioni positive a tutela
dell'ambiente.
Celebrata ogni 5 giugno sin dal 1972, la Giornata Mondiale dell’Ambiente
(World Environment Day, WED) è uno dei principali strumenti attraverso
cui le Nazioni Unite richiamano l’attenzione del mondo sulle questioni
ambientali incoraggiandoci ad intraprendere azioni anche a livello
politico.
Con
la WED si vuole dare un “volto umano” alle questioni ambientali e
mettere le persone in grado di prendere coscienza non soltanto della
loro responsabilità, ma anche del loro potere di agire per il
cambiamento a favore di uno sviluppo sostenibile ed equo.
“What
are you going to do for Wed?” (“Cosa farai per
la Giornata mondiale dell’ambiente?”): è lo slogan di questo evento che
quest’anno è dedicato alla tutela delle foreste. Il 2011, infatti, è
stato proclamato
Anno internazionale delle foreste e per la Giornata del 5 giugno
l’Onu ha riunito le due ricorrenze. Lo spirito della giornata
dell’ambiente punta sulle azioni dei singoli a favore della natura,
ognuna importante. Chiunque può organizzare una raccolta di rifiuti con
i vicini di casa, smettere di usare le borse in plastica e convincere un
amico a fare lo stesso, piantare un albero, andare a piedi al lavoro,
impegnarsi nel riciclare materiali. Il sito ufficiale del Wed riporta i
consigli per dare il proprio contributo, invita tutti a raccontare la
propria iniziativa e ha elaborato una mappa mondiale di manifestazioni e
progetti.
Il
WWF Salento organizza un’escursione nelle aree adiacenti al Parco di
Rauccio con lo scopo di far conoscere i punti di forza e di debolezza di
questa non facile realtà naturale del nostro territorio. In particolare
saranno visitate le aree naturali (in particolare le zone umide) con lo
scopo, tra l’altro di raccogliere dati aggiornati su aree SIC (Siti di
Importanza Comunitaria) e Habitat prioritari. Inoltre saranno effettuati
interventi di manutenzione di aree interessate a rimboschimento
realizzate in occasione di precedenti iniziative.
L’appuntamento è alle ore 9,30 nei pressi del rondò che
interseca la litoranea Spiaggiabella – Frigole con la strada Lecce-Torre
Chianca.
I partecipanti sono invitati a portare video-camere o
macchine fotografiche, per documentare l’esperienza. Le riprese video e
fotografiche saranno pubblicate sul sito dell’Associazione
www.wwfsalento.it. In caso di maltempo l’iniziativa sarà
spostata alla domenica successiva.
Si consigliano abbigliamento e scarpe adeguate
all'attività di escursione. L'escursione è GRATUITA.
PARTECIPATE NUMEROSI!
01
giugno
2011
-REFERENDUM:WWF,
“LA CASSAZIONE DIFENDE LA SOVRANITA’ POPOLARE”
“Il
SI’ cancellerà le ‘norme truffa’ del Decreto legge Omnibus sul nucleare.
Accolte le istanze della Memoria presentata ieri dal WWF”
“La
Cassazione ha chiarito una volta per tutte che lo spirito referendario
non può essere aggirato con norme strumentali che entrino in conflitto
con i principi ispiratori di coloro che hanno proposto i quesiti”. CosìStefano
Leoni, presidente del WWF Italia, commenta la sentenza della Cassazione
sul referendum nucleare. “E’ un bene per il Paese che, come richiesto
dal WWF nella suaMemoriainviata
ieri, la Corte di Cassazione, confermando il referendum sul nucleare,
abbia richiamato di fatto Governo e Parlamento al pieno rispetto della
sovranità popolare che si esprimerà con il voto referendario tutelato
dalla Costituzione. Chiedere al popolo italiano di pronunciarsi il12
e 13 giugnoper cancellare i
“commi truffa” del decreto Omnibus permetterà ai cittadini, votando SI
alla loro abrogazione, di mettere finalmente una pietra tombale sul
rilancio dell’energia nucleare.
CERCHIAMO DI SAPERNE DI PIÙ FAP – DPF,
sono le sigle che indicano i due sistemi di filtraggio antiparticolato
dei gas di scarico dei motori diesel. Vediamo come funzionano e perché
la soluzione, in questo caso, è peggiore del problema stesso (PM10)!
Però
l’ambiente è salvo! A chiacchiere, perché i 100 gr. di Pm 1-2 o le
nanopolveri, derivanti dalla rigenerazione di 100 gr di Pm10, sono molto
più dannosi……..ma hanno un "pregio" enorme:
NON VENGONO RILEVATI
DALLE CENTRALINE ANTINQUINAMENTO!
26
maggio
2011
-
Il 21 maggio 2011 Dieci catene
umane per chiudere il nucleare
Nardò si è unita agli altri dieci comuni d’Italia per dire SI al
referendum contro il nucleare.
A pochi
giorni dal voto referendario, mentre la Camera dei Deputati discute del
decreto
Omnibus che vuole cancellare il quesito sull’atomo del 12 e 13
giugno, in Italia si è tenuta una delle più grandi manifestazioni
antinucleari dai tempi del referendum del 1987.
Sabato
21 maggio dieci catene umane, organizzate dal Comitato ‘Vota Sì per
fermare il nucleare’, hanno cinto altrettanti siti nucleari o candidati a
diventarlo
:
tra questi il comune salentino di
Nardò.
La costa tra
Manduria e Nardò
,
infatti, è stata identificata fin dal 1979 come zona idonea ad ospitare
un impianto nucleare. Nonostante il Comune di Nardò nel 2008 si sia
dichiarato "territorio denuclearizzato", come molti altri comuni della
Regione Puglia, l’attuale governo ha riconfermato tale area nella lista
nera dei 45 siti papabili in Italia.
20
maggio
2011
-
SVENTATO INCENDIO ALL’OASI
WWF ‘LE CESINE’, IN PUGLIA LA ‘MACCHINA’ ANTINCENDIO HA SALVATO
UN’AREA PROTETTA RICONOSCIUTA DI IMPORTANZA INTERNAZIONALE
Sventato questa pomeriggio in poche ore, grazie al personale dell’Oasi,
agli operai forestali della Regione Puglia, gli uomini del Corpo
Forestale dello Stato e i pompieri un incendio nell’Oasi de Le Cesine,
in Puglia, una delle 100 aree protette dal WWF. Il fuoco ha divorato
parte del canneto, propagandosi velocissimo ed in poco tempo è andato in
fumo mezzo ettaro di area protetta. L’Oasi è considerata di Importanza
Internazionale secondo la Convenzione Ramsar ed è Riserva Naturale dello
Stato, gestita dal WWF, sin dal 1980. La macchina ‘antincendio’
dell’Oasi e del Servizio Foreste della Regione Puglia ha però salvato il
resto dell’areaprotetta, in tutto 600 ettari di zona umida e canneto,
un’area che in questo periodo è sotto i riflettori mediatici in vista
dell’evento nazionale Giornata Oasi di domenica prossima. La tutela del
territorio e la gestione per ‘tutti’ e non per pochi speculatori
garantita dal WWF in tutte le Oasi protette forse non è gradita agli
incendiari. Il WWF sporgerà denuncia contro ignoti poiché è forte il
sospetto che si tratti di dolo: è stata infatti notata un’auto che poco
prima usciva in tutta fretta dall’area. Il personale dell’Oasi ha potuto
registrare i dettagli della targa, un elemento che aiuterà le indagini
da parte del Corpo Forestale dello Stato. Il WWF esprime un sincero
ringraziamento agli operai forestale della Regione e al CFS per essere
intervenuti tempestivamente in soccorso di una delle zone umide più
importanti della nostra penisola. Le Cesine sono diventate Oasi WWF nel
1979 e nel 1980, per decreto ministeriale, furono dichiarate Riserva
Naturale dello Stato e venne assegnata al WWF Italia la gestione
dell'area. In questo periodo l’area è un sito fondamentale per la sosta
degli uccelli migratori: è possibile ammirare anatre piuttosto rare come
il fistione turco, la marzaiola, morette tabaccate ma anche rapaci come
falchi di palude, albanelle pallide. Leggi il
comunicato stampa
19 maggio
2011
-
21 maggio 2011 – Dieci catene
umane per chiudere il nucleare
Nardò si unisce agli altri dieci comuni d’Italia per dire SI al
referendum contro il nucleare.
A pochi
giorni dal voto referendario, mentre la Camera dei Deputati discute del
decreto
Omnibus che vuole cancellare il quesito sull’atomo del 12 e 13
giugno, in Italia si terrà una delle più grandi manifestazioni
antinucleari dai tempi del referendum del 1987.
Sabato
21 maggio dieci catene umane, organizzate dal Comitato ‘Vota Sì per
fermare il nucleare’, cingeranno altrettanti siti nucleari o candidati a
diventarlo
:
tra questi il comune salentino di
Nardò.
La costa tra
Manduria e Nardò
,
infatti, è stata identificata fin dal 1979 come zona idonea ad ospitare
un impianto nucleare. Nonostante il Comune di Nardò nel 2008 si sia
dichiarato "territorio denuclearizzato", come molti altri comuni della
Regione Puglia, l’attuale governo ha riconfermato tale area nella lista
nera dei 45 siti papabili in Italia.
L’appuntamento è Sabato 21 maggio a partire dalle 19.30 in Piazza
Salandra
.
"Non vogliamo – afferma il Comitato Pugliese - che il nostro Paese
faccia una scelta antistorica, antieconomica e soprattutto pericolosa.
Per questo diciamo no all’assurdo ritorno italiano all’energia atomica
proprio mentre il mondo guarda sgomento il dramma di Fukushima e si
interroga sul futuro dell’atomo".
"Riteniamo -
dichiara il Comitato Salentino - che nessuna occasione di
sensibilizzazione e informazione vada persa. A pochissime settimane dal
voto, infatti, gran parte dell’elettorato è ancora convinto che il
quesito referendario sul nucleare sia stato cancellato, complice il
silenzio delle emittenti pubbliche. Perciò sabato saremo a Nardò in
centinaia per ricordare alla comunità salentina che il 12 e 13 giugno
possono fare qualcosa di concreto per il proprio futuro e per
l’ambiente. Chiederemo a ciascuno dei partecipanti di impegnarsi in
prima persona, di informare la propria famiglia e i propri amici, di
accompagnare alle urne i propri nonni. Serve l’impegno di tutti,
l’obiettivo quorum non è lontano e il caso della Sardegna ne è prova
tangibile".
ANPI Lecce, Biocontestiamo, Cobas
Lecce, Culturambiente ONLUS, Forum Ambiente Salute, Gruppo Locale
Greenpeace Lecce, Gruppo Veganimalisti Lecce, WWF "Amici delle Cesine",
Gruppo "Il Formicaio", Legambiente Salento, LILT Lecce, Le Miriadi
49-Turismo Responsabile, Pro Vita Puglia, WWF Salento, UDU Lecce, UDS
Lecce.
Adesioni
individuali
Antonio
Quarta (Quarta Caffè)
Artisti
salentini contro il nucleare:
Après la
classe, Ballarock Dj Set, Bundamove, Cunservamara, Emanuele Licci, Ena
Ghema, Insintesi, Kamafei, Mascarimirì, Tobia Lamare & The Sellers,
Triace.
19 maggio
2011
-
22 MAGGIO: GIORNATA OASI WWF Domenica
22 maggio 100 aree naturali protette dal “Panda” aperte gratuitamente
per celebrare la natura italiana e l’Anno internazionale delle foreste
IN PUGLIA UNA DELLE AREE
OGGETTO DELLA RACCOLTA FONDI:
i Boschi di Marzagaglia
“IL RICHIAMO DELLA FORESTA
ANCHE NELLE OASI WWF DEL WWF IN PUGLIA”!
E
’
dedicata all’Anno internazionale delle Foreste la Giornata Oasi del WWF
2011,
la grande festa della
natura italiana salvata e protetta dall’Associazione del Panda che il
22 maggio,
nella giornata mondiale della biodiversità, aprirà gratuitamente al
pubblico un vero mosaico di oltre 100 meraviglie naturali lungo tutto lo
stivale, di cui oltre 40 costituite da boschi. Sarà una giornata di
osservazione, iniziative speciali e relax insieme agli esperti del WWF,
ma anche un’occasione unica per dare il proprio aiuto al più grande
progetto di tutela della natura italiana.
Dall’8 al 29 maggio sarà possibile donare 2
euro inviando un SMS al numero
45507
da
cellulari TIM, Vodafone, Wind e 3, o chiamando lo stesso numero da rete
fissa Teletu; oppure 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta allo stesso
numero da rete fissa Telecom Italia, Fastweb e Infostrada. Sarà inoltre
possibile donare presso gli oltre 7800 sportelli
automatici (ATM) UniCredit
su tutto il territorio nazionale. I
fondi raccolti saranno utilizzati per acquisire le tre aree e dare vita
a nuove Oasi WWF a patrimonio di tutti.
LE OASI WWF
IN PUGLIA
In questa
regione il WWF, con le sue Oasi, è riuscito a proteggere dalla
speculazione edilizia e dalla caccia 2287 ettari di natura
.
La prima è stata l’Oasi Le Cesine nata nel 1979 e l’ultima è l’Oasi Lago
Salso nata
nel 2010.
In Puglia
l’evento si svolgerà in tutte le Oasi WWF: Torre Guaceto, Le Cesine,
Palude La Vela, Il Rifugio, Lago Salso e Monte S. Elia. In quest’ultima
si svolgerà l’evento centrale di una giornata da trascorrere nella
natura ed allietata da proiezioni filmate, giochi all’aperto e momenti
ludici di educazione ambientale. Anche il WWF Salento, il WWF Brindisi,
il WWF Gioia del Colle, il WWF di Andria e il WWF di Barletta
organizzano iniziative tematiche. Tutti i programmi su
www.wwf.it/festaoasi,
su
www.wwf.it/puglia
e sul sito
Facebook del
WWF Puglia
www.facebook.com/Econews.WWF.Puglia
L’EVENTO
PRINCIPALE: MONTE SANT’ELIA (Massafra, Taranto) L'Oasi WWF Monte
Sant'Elia è una bellissima area collinare delle Murge orientali
affacciata sulla gravina e sul golfo di Taranto, tipico ambiente
steppico mediterraneo. Quest'Oasi WWF protegge il paesaggio tipico
pugliese dove si possono osservare insieme alle meraviglie della natura
le tipiche strutture pugliesi: i trulli. L’area è quasi del tutto
ricoperta da una fascia boscosa (Bosco Caracciolo), che parte da Mottola
e giunge fino a Martina Franca. L'estensione è di 100 ettari circa. La
vegetazione assume la classica fisionomia della macchia mediterranea, e
presenta una eccezionale ricchezza floristica passando dalla gariga al
bosco nel giro di pochi passi. Numerosossisime sono le orchidee
spontanee, tra cui la meravigliosa Barlia robertiana
.
La valenza faunistica è elevatissima, in quanto sono presenti specie
quali il lanario (Falco
biarmicus),
il grillaio (Falco
naumanni), il biancone (Circaetus gallicus), il gufo reale (Bubo
bubo),
e molti altri rapaci, sia diurni che notturni: gheppio, barbagianni,
civetta, gufo comune e assiolo. L’area delle gravine è interessata in
primavera da un notevole flusso di rapaci in migrazione che, risalendo
la costa ionica, attraversano e superano le Murge per spingersi sul
versante adriatico della regione e continuare il viaggio verso nord.
Le conoscenze
erpetologiche, certamente le più complete, evidenziano come l’area sia,
insieme al Gargano, una delle più ricche della regione. Particolarmente
interessanti sono la presenza di specie di origine balcanica come il
geco di Kotschy (
Cyrtopodion
kotschyi) ed il colubro leopardino (Zamenis situla).
Di notevole rilievo risulta anche la presenza della testuggine di
Hermann (Testudo
hermanni),
inserita in Direttiva Habitat.
MARZAGAGLIA
È in Puglia
una delle tre aree oggetto della grande raccolta fondi “Una nuova oasi
per te” che fino al 29 maggio coinvolge tutti gli italiani nel salvare
tre boschi italiani a rischio, tra cui i boschi di Marzagaglia
,
minacciati da tagli, pascoli e incendi (vedi
scheda allegata).
Proprio in
omaggio all’Anno delle Foreste, la festa delle Oasi WWF 2011 lancia
infatti la grande raccolta fondi “Una nuova oasi per te” (dall’8 maggio
al numero
45507)
per salvare tre boschi italiani di grande valore naturalistico e allo
stesso tempo tra i più minacciati del nostro territorio:
I
Boschi di Marzagaglia
si trovano ad est rispetto al centro urbano di Gioia del Colle, proprio
al confine col territorio di Putignano e si estendeno per più di 3 km da
nord a sud, partendo dalla zona archeologica di Monte Sannace sino a
raggiungere la SP Gioia-Noci, chiuso ad est da Contrada Femminamorta.
I
Boschi di Marzagaglia, conosciuti anche con il nome di Bosco “Romanazzi
e Monte Rotondo”
sono costituiti dalle tipiche essenze
boschive locali (Fragno e Roverella) e conservano un sottobosco intatto,
essendo per ampi tratti esenti da pascolo intensivo.
LE MINACCE
A Marzagaglia
paesaggio tradizionale e specie endemiche vivono circondate da un
contesto ambientale dir poco problematico, caratterizzato da minacce
gravi come incendi, cave, taglio di legname e infrastrutture.
L’area è
costantemente minacciata da incendi, dal taglio illegale, ma anche dalla
“ceduazione”, ovvero il taglio periodico per l’utilizzo domestico della
legna. Dal 2000 al 2004 c’è stato praticamente un incendio all’anno (si
è salvato solo il 2003), il 2010 ha visto un taglio di 2 ettari di bosco
presente, operazione che ha danneggiato il sottobosco, e pochi mesi fa è
stata tagliata un’altra parte di bosco dove viveva il rarissimo Arum
Apulum
.
Strade a
autostrade percorrono e frammentano Marzagaglia: infatti, l’autostrada
A14 divide in due parti un’area boscata che un tempo era unita, ben due
strade provinciali dall’altro percorrono quest’area. La fitta rete
stradale provoca la morte di decine di animali ogni anno (in particolare
istrici, ricci e volpi), oltre che costituire un grave pericolo per gli
automobilisti.
La zona
settentrionale dei Boschi di Marzagaglia è quella senz’altro più
minacciata. La presenza della cava in cui nidifica il raro falco
grillaio, ormai dismessa, rappresenta allo stesso tempo una minaccia e
una risorsa: infatti, se da un lato la magistratura ha condannato i
proprietari a provvedere al ripristino della cava consentendo la sua
rinaturalizzazione, dall’altro la ditta ha presentato una domanda, per
ora respinta dall’amministrazione comunale, per poterne ricavare una
discarica.
UN CUORE DI
PANDA PER TE “Spesso ci capita di percorrere sentieri di campagna
,
– afferma Mauro Sasso, Consigliere Regionale del
WWF Puglia e responsabile del settore Biodiversità -
tra muretti a secco e ulivi secolari, non accorgendoci distrattamente
che c’è tanta vita meravigliosa intorno a noi.
Visitare un’Oasi WWF è come vedere un film che ci guida alla scoperta di
specie animali e vegetali di rara bellezza. Per questo il nostro invito
è quello di visitare le nostre Oasi e di aiutarci con il vostro
contributo a proteggere in Puglia una nuova area di interesse
naturalistico, i Boschi di Marzagaglia.”
WWF Puglia
Ufficio
Stampa 080 5210307
www.wwf.it/puglia
-
puglia@wwf.it
Per ulteriori
informazioni e chiarimenti sull’evento: Mauro Sasso (Consigliere
Regionale
WWF Puglia) -
Cell. 338 9286547
DISPONIBILI A RICHIESTA FOTO DI OASI, BOSCHI E LUCA
ARGENTERO, BANNER, VIDEO, SPOT E LOCANDINE
19 maggio
2011
-21 MAGGIO 2011
10
CATENE UMANE PER CHIUDERE IL NUCLEARE: Nardò, Saluggia, Caorso,
Chioggia, Monfalcone, Montalto,
Termoli, Scanzano Jonico, Foce del Sele, Palma di
Montechiaro
“L’ITALIA NON VUOLE TORNARE AL
NUCLEARE: STOP ALLA CENSURA SUI REFERENDUM IL PARLAMENTO NON CANCELLI IL
DIRITTO A DECIDERE SUL NOSTRO FUTURO”
Bari,
19 maggio 2011. A pochi giorni dal plebiscito antinucleare in Sardegna
e mentre la Camera dei deputati discute del decreto Omnibus che
vuole cancellare il referendum sull’atomo del 12 e 13 giugno, in Italia
si terrà una delle più grandi manifestazioni antinucleari dai tempi del
referendum del 1987. Sabato 21 maggio dieci catene umane, organizzate
dal Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, cingeranno altrettanti
siti nucleari o candidati a diventarlo:Saluggia
(Vercelli), Caorso (Piacenza), Chioggia (Venezia), Monfalcone (Gorizia),
Montalto (Viterbo il 22 maggio), Termoli (Campobasso), Nardò (Lecce),
Scanzano Jonico (Matera), la foce del fiume Sele (Salerno) e Palma di
Montechiaro (Agrigento). “Per dire no all’assurdo ritorno italiano
all’energia atomica proprio mentre il mondo guarda sgomento il dramma di
Fukushima e si interroga sul futuro dell’atomo. Non vogliamo – afferma
il Comitato Pugliese - che il nostro Paese faccia una scelta
antistorica, antieconomica e soprattutto pericolosa”.
Dalle catene umane si leverà
anche un grido di protesta “contro la disinformazione e la sordina messa
all’appuntamento referendario: gli italiani hanno il diritto di sapere
quello che sta capitando al referendum nucleare: dai tentativi di
boicottaggio alla censura ancora in atto sulla tv pubblica”. E proprio
contro i tentativi di sabotare l’appuntamento col voto del 12 e 13
giugno, il Comitato rivolge un appello ai deputati: “Il Parlamento non
si prestial
raggiro del decreto Omnibus che vuole cancellare il referendum
senza fermare veramente i programmi atomici del governo. Dica no a
questo scippo didemocrazia”.
L’appuntamento
in Puglia è a Nardò (Lecce) a partire dalle ore 19.30 in Piazza Salandra.
La costa tra
Manduria e Nardò è stata identificata fin dal 1979 come zona idonea ad
ospitare un impianto nucleare. Nel 2008 il Comune di Nardò si è
dichiarato “territorio denuclearizzato”, come molti altri comuni della
Regione Puglia.
Comitato
Pugliese: Abap, Aiab Puglia, Acli Terra, Anpi Lecce, Controradio,
Consulta Ambiente Comune di Bari, Ecologisti Democratici, ElaborAzioni,
Fare Verde Puglia, Forum Ambientalista, Greenpeace Puglia, Italia Nostra
Puglia, L’Arca – C. di Inz. Democ.,
Legambiente Puglia, Link-Bari, Popolo Viola Puglia, Rigas Puglia,
Sviluppo Sostenibile, Uil Puglia, Uni. Cons., WWF Puglia.
IL ‘RICHIAMO
DELLA FORESTA’ NELLE OASI DEL WWF! Domenica 22 maggio 100 aree naturali
protette dal “Panda” aperte gratuitamente per celebrare la natura
italiana e l’Anno internazionale delle foreste.
LUCA ARGENTERO testimonial
della raccolta fondi “UNA NUOVA OASI PER TE”:
DALL’8 AL 29 MAGGIO SI DONA AL NUMERO45507**per salvare tre boschi italiani a rischio.
E’
dedicata all’Anno internazionale delle Foreste la Giornata Oasi del WWF
2011, la grande festa della natura italiana salvata e protetta
dall’Associazione del Panda che il 22 maggio, nella giornata mondiale
della biodiversità, aprirà gratuitamente al pubblico un vero mosaico di
oltre 100 meraviglie naturali lungo tutto lo stivale, di cui oltre 40
costituite da boschi. Sarà una giornata di osservazione, iniziative
speciali e relax insieme agli esperti del WWF, ma anche un’occasione
unica per dare il proprio aiuto al più grande progetto di tutela della
natura italiana.
Proprio
in omaggio all’Anno delle Foreste, la festa delle Oasi WWF 2011
lancia infatti la grande raccolta fondi “Una nuova oasi per te”
(dall’8 maggio al numero 45507**) per salvare tre boschi italiani di
grande valore naturalistico e allo stesso tempo tra i più minacciati del
nostro territorio: i Boschi di Marzagaglia in Puglia, dove querce rare,
ulivi secolari, vigneti
e masserie sono inframmezzati da strade e minacciati da tagli e pascoli;
un’area prossima alla Riserva
naturale di Valpredina, sulle Prealpi bergamasche, un cuore verde di
roverelle e carpini dove nidificano oltre 50 specie di uccelli, che
oltre a essere mira dei bracconieri è minacciata dall’ampliamento delle
aree di caccia circostanti; il bosco umido di Foce dell’Arrone, sul
litorale laziale, che è sopravvissuto all’urbanizzazione devastante
dell’area ed è uno degli ultimi esempi di com’era un tempo la costa
tirrenica.
Testimonial
d’eccezione l’attore Luca Argentero,
che per lo spot dell’iniziativa (prodotto dallo studio Codesign per la
regia di Roberto Laurenzi e diffuso a partire dall’8 maggio) lancia il
suo appello da un metaforico bosco animato in 3D, in cui gli alberi
tagliati dall’uomo ritornano in vita grazie al contributo di tutti.
SOS FORESTE
NEL MONDO…
Quasi la metà
delle foreste che si trovavano in origine sulla Terra sono andate perse
e quelle che rimangono hanno un futuro molto incerto: il 10% delle
foreste è scomparso negli ultimi 25 anni, ogni anno nel mondo vengono
distrutti 13 milioni di ettari di foreste naturali (per una perdita
netta di circa 5,2 milioni di ettari considerando i processi di
riforestazione, che hanno però uno scarso valore in termini di
biodiversità), e se non si interviene subito oltre 230 milioni di ettari
di foresta, pari a più di mezza Europa, scompariranno entro il 2050.
… SOS BOSCHI IN ITALIA
In Italia,
gli oltre 10.600.000 ettari di boschi, insieme alle migliaia di specie
che vi abitano – come lupi, orsi, rapaci, istrici, testuggini oltre a
una grande varietà di invertebrati - devono fare i conti con gli
incendi, che distruggono ogni anno oltre 50.000 ettari di aree boscate,
il consumo del suolo, che negli ultimi 15 anni ha divorato 3,5 milioni
di ettari di territorio (poco meno di Lazio, Umbria e Abruzzo insieme),
il degrado e il bracconaggio, che ogni anno ferisce o uccide migliaia di
animali comprese specie rare e a rischio estinzione. Tanto che sebbene i
boschi occupino il 34,7% del nostro territorio, solo una piccola parte
non ha conosciuto la mano dell’uomo e può essere considerata “di
qualità”.
Ma perdere i
boschi vuol dire perdere un patrimonio indispensabile anche per le
nostre vite, perché sono alla base degli equilibri climatici ed
ecologici del nostro Pianeta, garantiscono aria e acqua pulita, ci
difendono dal dissesto idrogeologico, regolano il clima, offrono materie
prime e posti di lavoro.
L’AZIONE WWF
PER I BOSCHI ITALIANI
Dove è nata un’Oasi
ha vinto la natura, come dimostrano le oltre 100 aree naturali tutelate
dal WWF in oltre 40 anni di lavoro sul campo, un mosaico di “storie a
lieto fine” reso possibile grazie all’aiuto di migliaia di sostenitori e
che oggi sono al sicuro da ogni tipo di minaccia. Fu proprio attraverso
una campagna di raccolta fondi che il WWF Italia arrivò ad acquistare,
all’inizio degli anni Ottanta, alcuni dei più bei boschi della Sardegna
meridionale trasformandoli nell’Oasi di Monte Arcosu, la più grande
delle Oasi WWF, la cui istituzione ha permesso di salvare il cervo sardo
dalla imminente estinzione. Ma dalla Sicilia alle Alpi sono innumerevoli
le oasi boschive direttamente create o gestite dal WWF, come i Boschi
dell’Oasi dei Rocconi, il Bosco di Vanzago, le faggete della neo Riserva
naturale di Guardiaregia-Campochiaro, i boschi umidi di Persano lungo le
sponde del Sele, i boschi litoranei mediterranei dell’Oasi di Burano, le
foreste alpine di Valtrigona o gli aspri boschi delle Gole del
Sagittario. Un impegno per tutelare ambienti forestali unici – dalle
foreste di conifere alpine alle abetine dell’Appenino centrale alle
vetuste faggete ai residui di macchia mediterranea a leccio o sughera –
insieme alla loro ricchissima biodiversità: mammiferi come lupi, orsi,
martore, scoiattoli, ghiri e gatti selvatici; uccelli come il picchio
nero e l’astore, ma anche lanari, bianconi, allocchi, gufi reali e
civette; anfibi come ululoni dal ventre giallo e salamandrine dagli
occhiali, oltre a numerosi insetti come la rara rosalia alpina. E tra le
specie arboree più interessanti, l’acero di Lobelius, la quercia di
Palestina, il salice odoroso, il pino nero, la vallonea, tasselli
superstiti di abete bianco e betulla sull’Appennino e esemplari
giganteschi di castagni e faggi.
E’ QUI LA FESTA
OASI! LE INIZIATIVE IN TUTTA ITALIA
Domenica 22
maggio sono moltissime le iniziative per grandi e piccoli organizzate
nelle oltre 100 oasi su tutto il territorio italiano: si esplorano
boschi e radure, si avvistano cervi, fenicotteri e anatre selvatiche, si
va sulle tracce di orsi e lontre, si costruiscono nidi, si fotografano
fiori e farfalle, si liberano rapaci e tartarughe marine curati nei
centri del WWF, si fanno percorsi sensoriali di giorno e di notte, e poi
spettacoli, concerti di musiche tradizionali, pic-nic sui prati in
fiore, mercatini biologici… Tutti i programmi regione per regione su
www.wwf.it
I PARTNER DELLA
FESTA
Il
Gruppo Unicredit
è il main partner del sistema Oasi WWF e dall’inizio di
maggio metterà a disposizione i propri 7.800 sportelli bancomat in tutta
Italia per promuovere l’evento e coinvolgere gli utenti nella raccolta
fondi “Una nuova oasi per te”. Ed è partner della Festa anche
Auchan,
che nel 2010 ha “adottato” 13 Oasi WWF grazie alla vendita delle shopper
milleusi con i disegni di Fulco Pratesi, e che quest’anno si avvicina
all’evento preparando una nuova edizione delle shopper in edizione
limitata e promuovendo l’evento nei suoi 51 ipermercati di tutta Italia.
** ”UNA NUOVA OASI PER TE”:
COME DONARE
Dall’8 al 29 maggio sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS al
numero 45507 da cellulari TIM,
Vodafone, Wind e 3, o chiamando lo stesso numero da rete fissa Teletu;
oppure 2 o 5 euro per ogni chiamata fatta allo stesso numero da rete
fissa Telecom Italia, Fastweb e Infostrada. Sarà inoltre possibile
donare presso gli oltre 7800 sportelli automatici (ATM) UniCredit su
tutto il territorio nazionale. I fondi raccolti saranno utilizzati per
acquisire le tre aree e dare vita a nuove Oasi WWF a patrimonio di
tutti.
Roma, 27 aprile
2011 – Contatti stampa WWF Italia06
84497213, 349 0514472,
f.mapelli@wwf.it
DISPONIBILI A RICHIESTA FOTO DI OASI, BOSCHI E LUCA
ARGENTERO, BANNER, VIDEO, SPOT E LOCANDINE
08 maggio
2011
-COORDINAMENTO SALENTINO PER IL SI
AL REFERENDUM CONTRO IL NUCLEARE
MARTEDI
10 MAGGIO ore 19,00, presso la sede della LEGA ITALIANA LOTTA TUMORI
- LILT di Lecce, all’interno del MONUMENTO CADUTI pz. Italia Lecce,
pt. S. Biagio, si riunisce il COMITATO SALENTINO , per coordinarsi e
avviare la campagna referendaria contro il Nucleare.
Le Associazioni e i singoli
cittadini, i rappresentanti dei sindacati e dei partiti che intendono
dare il proprio contributo alla vittoria del SI al referendum sono
sollecitati a partecipare.
Il Coordinamento Salentino
“Fermiamo il nucleare” nasce in occasione dell'organizzazione della
prima catena umana contro il nucleare a Lecce, gruppo mosso
dall'esigenza di fare qualcosa in vista del possibile ritorno al
nucleare in Italia ed in particolare del referendum del 12-13 giugno.
Obiettivo del coordinamento è quello di informare l'opinione pubblica
dell'importanza del voto al referendum, in modo da bloccare una volta
per tutte una tecnologia che è pericolosa, costosa e obsoleta.
03 maggio
2011
-Il Flash Mob
Antinucleare “Tutti giù per terra!” fa tappa a Galatone.Il gruppo
Regressive ospita il Coordinamento salentino “Fermiamo il nucleare”
Il
concerto dei Regressive di scena il 4 maggio
a Galatone, in occasione dei festeggiamenti per il SS. Crocifisso (Lu
Panieri), ospita il Flash Mob Antinucleare “Tutti giù per Terra!”.
Organizzato dal Coordinamento
Salentino “Fermiamo il nucleare” e grazie all’ospitalità dei Regressive,
band nata dall’idea di Luigi Bruno (chitarra elettrica, voce), Mauro Tre
(organo elettrico, farfisa) e Max Ingrosso (batteria), il Flash Mob si
propone di ricordare che il 12 - 13 giugno al referendum bisogna VOTARE
SI per fermare il nucleare! L'obiettivo, naturalmente, è quello di
sensibilizzare la popolazione a costruire un fronte nazionale per il no
al nucleare e il sì alle fonti rinnovabili pulite.
Buoni motivi per partecipare:
Il nucleare è molto pericoloso
Il nucleare è troppo costoso
Il nucleare non genera
indipendenza energetica
Il nucleare: più è lontano e
minori sono i rischi
Il Coordinamento Salentino
“Fermiamo il nucleare” nasce in occasione dell'organizzazione della
prima catena umana contro il nucleare a Lecce, gruppo mosso
dall'esigenza di fare qualcosa in vista del possibile ritorno al
nucleare in Italia ed in particolare del referendum del 12-13 giugno.
Obiettivo del coordinamento è quello di informare l'opinione pubblica
dell'importanza del voto al referendum, in modo da bloccare una volta
per tutte una tecnologia che è pericolosa, costosa e obsoleta.
Lu Riu la pasquetta leccese martedì
26 aprile
dalle 10:00 alle 18:30 presso il Parco
Rauccio.
Il WWF Salento nell'ambito dell'anno
internazionale delle foreste presso il CEA
presente al primo piano della masseria Rauccio proietterà degli
audiovisivi sulla biodiversità del parco e allestirà un piccolo sentiero
natura nell'area adiacente alla masseria.
17 aprile
2011
-
Lecce scende in piazza per dire no al nucleare con una catena umana.
L'obiettivo è quello di portare al voto 25 milioni di persone per
vincere il referendum contro il nucleare.
Guarda le foto del 17
aprile.
Il 12 e 13
Giugno gli elettori saranno chiamati a votare per i Referendum. Più
siamo a mobilitarci e più aumenta la possibilità di vincere. E' però
fondamentale convincere tanti altri a recarsi a votare, per raggiungere
il "quorum".
15 aprile
2011
-
Una catena umana pacifica contro il nucleare:
“Una forma di energia pericolosa, costosa e che non genera indipendenza”.
Un nutrito gruppo di associazioni salentine invita la cittadinanza a
scendere in piazza per proteggere il territorio dal nucleare
-domenica 17 aprile, ore 11. 30
Lecce,
Piazza S. Oronzo
Lecce, 15 aprile 2011 - Abbracciare
simbolicamente l'intera città, come per proteggere il territorio dal
nucleare. Questo l'intento con cui domenica 17 aprile Piazza S. Oronzo,
a Lecce, alle ore 11.30 sarà “invasa” da una catena umana pacifica,
promossa da un nutrito gruppo di associazioni che stanno dando vita ad
un coordinamento salentino contro il nucleare. Numerosi i motivi per
partecipare, come sottolineano i promotori dell'iniziativa, a partire
dalla pericolosità dell'atomo. “L’incidente di Fukushima, ancora in
corso, ha dimostrato ancora una volta la pericolosità di questa fonte di
energia – affermano le associazioni -. Non possiamo dimenticare la
tragedia di Cernobyl che ha causato e causerà nel futuro migliaia di
vittime e che ancora oggi a 23 anni di distanza mostra impatti sia sulla
flora che sulla fauna. Autorevoli studi hanno mostrato inoltre
l’evidenza di leucemie infantili nelle aree vicino alle centrali
nucleari”.
In primo piano anche la questione dei costi, secondo il Dipartimento
Usa dell’energia infatti il nucleare è la fonte più costosa tra quelle
ad oggi competitive, eolico incluso. “Se poi teniamo conto dello
smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli
impianti nucleari – aggiungono i promotori – i costi per noi e le future
generazioni saranno ancora più elevati. Da ricordare anche il fatto che
il nucleare non genera indipendenza energetica e se dovesse tornare in
Italia continueremo a importare petrolio per i trasporti e diventeremo
dipendenti dall’estero per l’uranio e per la tecnologia, visto che i
reattori Epr, che si vorrebbero costruire, sono un brevetto francese. La
Francia, leader del nucleare, ha consumi procapite di petrolio superiori
a quelli italiani”. In conclusione, come precisa il nascente
coordinamento, “il nucleare più è lontano e minori sono i rischi. Alcuni
sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata
da reattori. È una affermazione scorretta: anche se non è mai nullo, il
rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la
distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl,
sono una parziale barriera naturale per l’Italia”.
Dunque, su queste basi,
tutta la cittadinanza è invitata a partecipare
colorando la piazza di giallo e verde (portando magliette,
cappellini, giubbini catarifrangenti, ecc.), uniti(senza simboli di
associazioni o partiti) per ribadire ancora una volta una scelta di
pace che guarda al futuro!
TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE:
COLORIAMO LA PIAZZA DI GIALLO E DI VERDE (portate magliette, cappellini,
giubbini catarifrangenti, ecc.), TUTTI UNITI (senza simboli di
associazioni o partiti) PER RIBADIRE ANCORA UNA SCELTA DI PACE CHE
GUARDA AL FUTURO!
Ad oggi
hanno aderito.
Anpana,
Associazione MusicalCulturale Aioresislab, ANPI Lecce, Ass. Cult.
Follevola, Ass. Cult. Polemonta Calimera, Associazione Sportiva
Dilettantistica Sport&Tour Lecce, Biocontestiamo, Cea Andrano, Ciclo
Amici Lecce - FIAB, Cianfrusoteca, Circolo Arci “Lab. Omar Moheissi”,
Circolo Arci “Liberi Cantieri” Muro Leccese, Comitato Cambiamo Aria
Galatina, Comitato Provinciale Brindisino "2 si per l'acqua bene comune
e 1 si per fermare il nucleare", Comitato Soletano, Culturambiente
ONLUS, Forum Ambiente Salute, Grilli Salentini, Gruppo Locale Greenpeace
Lecce, Gruppo Veganimalisti Lecce, Gruppo WWF “Amici delle Cesine”,
Gruppo “Il Formicaio”, Il Porticciolo Roots Bar- Sant'Andrea, Il
Sostenibile.it, Legambiente Cutrofiano, Legambiente Porto Cesareo,
Kurumuny Editrice, Le Miriadi 49-Turismo Responsabile, Maieutica Martano,
Movimento No al Carbone Brindisi, Nuova Messapia, Progetto Universitas,
Pro Vita Puglia, Ri Ecco Think green, Save Salento, Salento Università,
Spazio Sociale Zei, Terra del Fuoco-Mediterranea, UDS Provincia Lecce,
UDU Lecce, WWF Salento, 60 Hertz.
Artisti
salentini contro il nucleare:
Après la
classe, Ballarock Dj Set, Bundamove, Cunservamara, Emanuele Licci, Ena
Ghema, Insintesi, Kamafei, Mascarimirì, Tobia Lamare & The Sellers,
Triace.
Una catena umana pacifica contro
il nucleare
“Una forma di energia pericolosa, costosa e che non
genera indipendenza”. Un nutrito gruppo di associazioni salentine
invita la cittadinanza a scendere in piazza per proteggere il
territorio dal nucleare -
domenica 17 aprile, ore 11. 30
a Lecce, Piazza S. Oronzo.
Lecce, 8 aprile 2011 - Abbracciare simbolicamente
l'intera città, come per proteggere il territorio dal nucleare. Questo
l'intento con cui domenica 17 aprile Piazza S. Oronzo, a Lecce, alle ore
11.30 sarà “invasa” da una catena umana pacifica, promossa da un
nutrito gruppo di associazioni che stanno dando vita ad un coordinamento
salentino contro il nucleare. Numerosi i motivi per partecipare,
come sottolineano i promotori dell'iniziativa, a partire dalla
pericolosità dell'atomo. “L’incidente di Fukushima, ancora in corso, ha
dimostrato ancora una volta la pericolosità di questa fonte di energia –
affermano le associazioni -. Non possiamo dimenticare la tragedia di
Cernobyl che ha causato e causerà nel futuro migliaia di vittime e che
ancora oggi a 23 anni di distanza mostra impatti sia sulla flora che
sulla fauna. Autorevoli studi hanno mostrato inoltre l’evidenza di
leucemie infantili nelle aree vicino alle centrali nucleari”.
In primo piano anche la questione dei costi, secondo il Dipartimento
Usa dell’energia infatti il nucleare è la fonte più costosa tra quelle
ad oggi competitive, eolico incluso. “Se poi teniamo conto dello
smaltimento delle scorie e dello smantellamento e bonifica degli
impianti nucleari – aggiungono i promotori – i costi per noi e le future
generazioni saranno ancora più elevati. Da ricordare anche il fatto che
il nucleare non genera indipendenza energetica e se dovesse tornare in
Italia continueremo a importare petrolio per i trasporti e diventeremo
dipendenti dall’estero per l’uranio e per la tecnologia, visto che i
reattori Epr, che si vorrebbero costruire, sono un brevetto francese. La
Francia, leader del nucleare, ha consumi procapite di petrolio superiori
a quelli italiani”. In conclusione, come precisa il nascente
coordinamento, “il nucleare più è lontano e minori sono i rischi. Alcuni
sostengono che il rischio nucleare c’è già, essendo l’Italia circondata
da reattori. È una affermazione scorretta: anche se non è mai nullo, il
rischio per le conseguenze di un incidente diminuisce maggiore è la
distanza dalla centrale. Le Alpi, come si è visto nel caso di Cernobyl,
sono una parziale barriera naturale per l’Italia”.
Dunque, su queste basi,
tutta la cittadinanza è invitata a partecipare colorando
la piazza di giallo e verde (portando magliette, cappellini, giubbini
catarifrangenti, ecc.), uniti(senza simboli di associazioni o partiti)
per ribadire ancora una volta una scelta di pace che guarda al futuro!
TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE:
COLORIAMO LA PIAZZA DI GIALLO E DI VERDE (portate magliette, cappellini,
giubbini catarifrangenti, ecc.), TUTTI UNITI (senza simboli di
associazioni o partiti) PER RIBADIRE ANCORA UNA SCELTA DI PACE CHE
GUARDA AL FUTURO!
TUTTA
LA CITTADINANZA E’ INVITATA A PARTECIPARE: COLORIAMO LA PIAZZA DI GIALLO
E DI VERDE
(portate magliette, cappellini, giubbini catarifrangenti, ecc.), TUTTI
UNITI (senza simboli di associazioni o partiti) PER RIBADIRE ANCORA UNA
SCELTA DI PACE CHE GUARDA AL FUTURO!TUTTA LA CITTADINANZA E’ INVITATA A
PARTECIPARE: COLORIAMO LA PIAZZA DI GIALLO E DI VERDE (portate
magliette, cappellini, giubbini catarifrangenti, ecc.), TUTTI UNITI
(senza simboli di associazioni o partiti) PER RIBADIRE ANCORA UNA SCELTA
DI PACE CHE GUARDA AL FUTURO!
Queste le associazioni che hanno aderito all’iniziativa:
Anpana, Associazione MusicalCulturale Aioresislab, ANPI
Lecce, Ass. Cult. Follevola, Ass. Cult. Polemonta Calimera,
Biocontestiamo, Cea Andrano, Ciclo Amici Lecce - FIAB, Cianfrusoteca,
Circolo Arci Guagnano, Circolo Arci “Liberi Cantieri” Muro Leccese,
Comitato Cambiamo Aria Galatina, Comitato Provinciale Brindisino "2 si
per l'acqua bene comune e 1 si per fermare il nucleare", Comitato
Soletano, Culturambiente ONLUS, Forum Ambiente Salute, Grilli Salentini,
Gruppo Locale Greenpeace Lecce, Gruppo Veganimalisti Lecce, Gruppo WWF
“Amici delle Cesine”, Gruppo “Il Formicaio”, Il Porticciolo Roots Bar-
Sant'Andrea, Il Sostenibile.it, Legambiente Cutrofiano, Legambiente
Porto Cesareo, Kurumuny Editrice, Le Miriadi 49-Turismo Responsabile,
Maieutica Martano, Movimento No al Carbone Brindisi, Nuova Messapia,
Progetto Universitas, Pro Vita Puglia, Ri Ecco Think green, Save
Salento, Salento Università, Spazio Sociale Zei, Terra del
Fuoco-Mediterranea, UDS Provincia Lecce, UDU Lecce, WWF Salento.
Artisti contro il nucleare:
Après la classe, Bundamove, Cunservamara, Emanuele Licci, Ena Ghema,
Insintesi, Kamafei, Mascarimirì, Tobia Lamare & The Sellers, Triace.
La locandina
dell'evento a colori
e in bianco e nero per la stampa e la diffusione
diffusione
10 aprile
2011
-
Aiutaci a Fermare il Nucleare.
Domenica 17 aprile ore 11:30 in Piazza S. Oronzo a Lecce una catena
umana per abbracciare il nostro territorio e proteggerlo dal nucleare.
Dove va il mondo?
Già oggi il mondonon
dipende affatto dal nucleare, che rappresenta solo il 5,8%
dell'energia primaria prodotta e il 13,5% dei consumi elettrici, meno di
quanto non copra l'energia idroelettrica. Autorevoli studi hanno
dimostrato inoltre che non
è per niente vantaggioso.
Negli ultimi anni sono cresciute più le rinnovabili di qualunque altra
forma di energia e nei prossimi anni saranno più i reattori che
arriveranno a fine ciclo di quanti ne saranno avviati. Tutti i
principali studi internazionali dicono cheil
futuro è nelle energie rinnovabili, come anche l'Unione Europea
sostiene.
Dove va l'Italia?
Già oggi nel nostro Paese c'è una capacità di produzione elettrica che èil
doppio dei picchi massimi di consumo, non c'è quindi bisogno di
ulteriori centrali.
Il vero problema è che dipendiamo ancora troppo dalle fonti fossili e
gli interessi privati hanno determinato scelte che aumenteranno ancora
di più questa dipendenza. Per superare questa situazione il Governo
sceglie il nucleare e intendetagliare
il sostegno alle energie rinnovabili...
Dove vai tu?
I referendum sul nucleare e sulla privatizzazione dell'acqua ti danno la
possibilità di esprimerti sul futuro che vuoi. La prospettiva di una
società basata sulla crescita dei consumi e sulla gestione privata dei
beni pubblici essenziali merita la risposta di tutti.
Il WWF crede che il "SÌ"
a questi referendum sia indispensabile per qualsiasi prospettiva di
futuro sostenibile basato sulla tutela dei beni comuni e sulla
conservazione della natura...
La locandina
dell'evento a colori
e in bianco e nero per la stampa e la diffusione
diffusione
È la salvaguardia
del verde pubblico il tema della prima iniziativa in assoluto
organizzata dal WWF
Puglia su scala regionale.
La manifestazione
si articolerà in due giornate: il 9 aprile 2011 nella splendida cornice
di Palazzo della Marra a Barletta, alle ore 9, si svolgerà la conferenza
stampa dove verranno illustrati i risultati del monitoraggio del verde
pubblico di 20 città pugliesi e verrà avanzata una proposta di
regolamentazione del settore all’assessore regionale all’Assetto del
Territorio, Paesaggio e Aree Protette, prof.ssa Angela Barbanente. Per
questo gli esperti agronomi del WWF Puglia hanno elaborato un
Regolamento standard che potrà essere la base di partenza per una
proposta condivisa destinata agli enti pubblici locali.
Il 10 aprile 2011
le 15 Strutture Territoriali Locali (STL) del WWF in Puglia scenderanno
in piazza per spiegare ai cittadini la nostra idea di biodiversità
urbana.
A Lecce si
effettuerà in bicicletta e a piedi un’ “Escursione nella Foresta Urbana”
che attraverserà in 7 tappe il verde urbano della città, cercando gli
elementi più significativi (nel bene o nel male) del verde urbano di
Lecce: gli esemplari Leccio, simbolo della città, più grandi e longevi
in piazza Roma, le storiche querce Vallonee, retaggio del’antico Orto
Botanico di viale Gallipoli, ecc.
L’escursione avrà inizio alle
ore 10:00 con partenza dalla sede del WWF Salento in via Casotti, 23
(nei pressi di piazza San Lazzaro) che rimarrà aperta tutta la mattina
anche per illustrare il dossier redatto dal WWF sul verde pubblico in
ambito regionale e informare i cittadini su una gestione sostenibile del
verde urbano.
“La
biodiversità urbana rappresenta il primo banco di prova del rapporto del
cittadino con la natura – ha dichiarato il
Presidente del WWF Puglia, Avv. Antonio de Feo – ed è per questo
che devono implementarsi tutte le migliori pratiche per incoraggiare la
cultura del verde in città. La tutela dell’ambiente parte da casa per
giungere sino alle aree protette, motivo per cui il patrimonio verde
merita la stessa cura e protezione di queste”.
Il Panda scende nella foresta urbana il 9 e 10 aprile: aiutiamolo a
salvare il verde pubblico.
Sarà la
salvaguardia del verde pubblico il tema della prima iniziativa in
assoluto organizzata dal WWF Puglia su scala regionale.
La
manifestazione si articolerà in due giornate:
il 9 aprile
2011 nella splendida cornice di Palazzo della Marra a Barletta, alle ore
9, si svolgerà la conferenza stampa con la partecipazione del Sindaco di
Barletta ing. Nicola Maffei, dell’Assessore all’Ambiente e Verde
pubblico del comune di Barletta dott. Salvatore Filannino, del Direttore
dell’Area politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza
ambientale e per l’attuazione delle opere pubbliche della Regione Puglia
dott. Antonello Antonicelli, del Presidente e dei Consiglieri regionali
del WWF Puglia e del Presidente del WWF di Barletta. Nell’occasione
verranno illustrati i risultati del monitoraggio del verde pubblico di
20 città pugliesi e verrà avanzata una proposta di regolamentazione del
settore.
Il 10 aprile
2011 le 15 Strutture Territoriali Locali del WWF in Puglia scenderanno
in piazza per spiegare ai cittadini la nostra idea di biodiversità
urbana.
28 Marzo 2011
- Grande successo per l'Ora della Terra: in tutto il mondo si è spenta
simbolicamente
la luce per un ora. Anche il Comune di Lecce ha aderito all'evento
spegnendo Piazza S. Oronzo.
Il WWF Salento
ringrazia tutti per la numerosa partecipazione all'evento, con la
speranza che il piccolo gesto di spegnere la luce per un ora sia il
punto di svolta per iniziare a consumare meno. I
n
particolare si ringrazia il sindaco di lecce Paolo Perrone per
l'intervento durante la manifestazione e i nostri partner Quarta Caffè
impegnata nella sostenibilità attraverso il suo “progetto natura”, la GeG srl impegnata nel settore delle
tecnologie energetiche che durante l’evento ha allestito uno spazio
dedicato al risparmio e il risanamento energetico nelle abitazioni (http://www.gegruffano.com/),
l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente (ANPANA)
che con le sue guardie ecozoofile è impegnata nella difesa
dell’ambiente (http://www.anpana.it),
l’associazione
Sport&Tour
che ha dato il suo fondamentale apporto per sensibilizzare i cittadini
durante l'evento(http://sportourlecce.blogspot.com/),
e infine l’associazione Cuore e Mani aperte
verso chi soffre
che hanno offerto il loro abbraccio al Pianeta con il loro sorriso e la
loro animazione della serata (http://www.cuoreemaniaperte.org).
Nel 2010 l’Ora della Terra è stata celebrata in 4.616
città e comuni in 128 Paesi e regioni e ha coinvolto centinaia di
milioni di persone in tutto il mondo.
Il WWF Italia è
stato protagonista di una delle più grandi mobilitazioni che la storia
del movimento ambientalista ricordi:
“In meno di tre anni,
l’Ora della Terra è cresciuta fino a raggiungere oltre un miliardo di
persone in tutto il mondo, diventando la più grande mobilitazione
volontaria mai esistita. Se siamo riusciti ad arrivare a questo,
pensiamo a quante altre cose potremo fare.”
L’Ora della Terra è una chiamata all’azione perché ogni
individuo, impresa e comunità in tutto il mondo si alzi in piedi, si
assuma la propria responsabilità, venga coinvolto e guidi in prima
persona il viaggio globale verso un futuro sostenibile. E come dice il
brano “Sweet Disposition” dei Temper Trap, colonna sonora dell’Ora della
Terra: “Non ci fermeremo finché non sarà finita, non ci fermeremo per
arrenderci.”
Si
rende quindi ancor più necessario procedere nell'impegno di stimolare i
governi per giungere ad un accordo al più presto, perché l'emergenza
climatica è ancora presente.
Per questo, forti
anche del successo senza precedenti conseguito l’anno scorso, ci avviamo
verso Earth Hour 2011 allo scopo di ribadire con forza che l’ora della
terra chiama all’appello ogni cittadino, per un’azione globale contro i
cambiamenti climatici. Non bisogna limitarsi a spegnere le luci per
un’ora, è necessario diminuire le emissioni attraverso gesti semplici,
ma incredibilmente potenti: salire a piedi le scale piuttosto che
prendere l’ascensore, utilizzare solo lampadine a basso consumo,
rinunciare all’utilizzo della macchina una volta a settimana e tanti
altri piccoli gesti per risparmiare “l’energia nascosta” quotidiana e
scegliere un futuro più pulito.
Con il patrocinio,
il sostegno e la collaborazione del Comune di Lecce, all'ora
prestabilita, verrà spenta l'illuminazione pubblica di piazza Sant'Oronzo,
dove il WWF Salento allestirà uno stand informativo.
Novità di
quest’anno è l’adesione di aziende e associazioni locali sensibili
all’iniziativa e che contribuiranno a diffondere il messaggio di tutela
del nostro pianeta. In particolare Quarta Caffè da sempre impegnata
nella sostenibilità attraverso il suo “progetto natura”, la GeG srl impegnata nel settore delle
tecnologie energetiche che durante l’evento allestirà uno spazio
dedicato al risparmio e il risanamento energetico nelle abitazioni (http://www.gegruffano.com/),
l’Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente (ANPANA)
che con le sue guardie ecozoofile è sempre impegnata nella difesa
dell’ambiente (http://www.anpana.it),
l’associazione
Sport&Tour
che propone per l’occasione per tutti gli amici delle due ruote un
incontro in piazza in bicicletta per illuminarla con la sola forza delle
pedalate durante l’ora dello spegnimento (http://sportourlecce.blogspot.com/),
e infine l’associazione Cuore e Mani aperte verso chi soffre che
offriranno il loro abbraccio al Pianeta con il loro sorriso che da
sempre li contraddistingue (http://www.cuoreemaniaperte.org).
All’iniziativa
hanno aderito anche gli operatori commerciali della piazza che
spegneranno le insegne delle proprie attività in coincidenza con l’Ora
della Terra.
Per iscriversi
all’evento Earth Hour 2011 è sufficiente entrare nel sito
http://www.wwf.it/oradellaterra/.
In tal modo, si entrerà a far parte delle persone coinvolte nell’evento,
confermando la propria presenza all’evento con il concreto
coinvolgimento, anche con il semplice gesto di spegnere la luce per un
ora.
Il 26 marzo giro del mondo a luci
spente e tante iniziative online e in tutta Italia per l’evento globale
WWF che vuole dare al mondo un futuro più sostenibile ANCHE IN PUGLIA.
Il 26 marzo
torna l’Ora della Terra del WWF, la più grande mobilitazione per la
lotta ai cambiamenti climatici mai organizzata, che il 26 marzo dalle
20.30 alle 21.30
spegnerà simbolicamente le luci di monumenti, uffici,
luoghi simbolo e abitazioni private in ogni angolo del pianeta. E che
quest’anno, sotto il nuovo logo 60+, sta chiamando la comunità globale,
dai singoli individui alle più alte istituzioni e imprese, a impegnarsi
ogni giorno in azioni concrete per un futuro sostenibile, raccontandolo
al resto del mondo sul sito
www.wwf.it.
Non bastavano le tragiche notizie che
arrivano da molte centrali nucleari giapponesi
e che lasciano il mondo col fiato sospeso per le sorti di milioni di
persone: gli affaristi e i politici italiani che vogliono riportare in
Italia una minaccia allontanata 24 anni fa per volontà popolare si
stanno abbandonando al mero cinismo di fronte al paventarsi di una
catastrofe possibile che purtroppo rischia di superare ogni possibile
previsione. Con il referendum popolare di giugno si potranno mettere a
tacere gli “archeologi della politica energetica” del nostro paese e
dare una svolta per un futuro di efficienza e rinnovabili.
12 Marzo 2011
-EARTH
HOUR - 26 marzo 2011 - Anche Lecce aderisce a "L'ORA DELLA TERRA"
con lo spegnimento di P.zza S. Oronzo.
Nel 2010 l’Ora della Terra è stata celebrata in 4.616 città e comuni in
128 Paesi e regioni e ha coinvolto centinaia di milioni di persone in
tutto il mondo.
Il WWF Italia è stato protagonista di una delle più grandi mobilitazioni
che la storia del movimento ambientalista ricordi:
“In meno di tre anni, l’Ora della Terra è
cresciuta fino a raggiungere oltre un miliardo di persone in tutto il
mondo, diventando la più grande mobilitazione volontaria mai esistita.
Se siamo riusciti ad arrivare a questo, pensiamo a quante altre cose
potremo fare.”
L’Ora della Terra è una chiamata all’azione perché ogni individuo,
impresa e comunità in tutto il mondo si alzi in piedi, si assuma la
propria responsabilità, venga coinvolto e guidi in prima persona il
viaggio globale verso un futuro sostenibile. E come dice il brano “Sweet
Disposition” dei Temper Trap, colonna sonora dell’Ora della Terra: “Non
ci fermeremo finché non sarà finita, non ci fermeremo per arrenderci.”
Si rende quindi ancor più necessario procedere nell'impegno di stimolare
i governi per giungere ad un accordo al più presto, perchè l'emergenza
climatica e' ancora presente.
Per questo, forti anche del successo senza precedenti conseguito l’anno
scorso, ci avviamo verso Earth Hour 2011 allo scopo di ribadire con
forza che l’ora della terra chiama all’appello ogni cittadino, per
un’azione globale contro i cambiamenti climatici. Non bisogna limitarsi
a spegnere le luci per un’ora, è necessario diminuire le emissioni
attraverso gesti semplici, ma incredibilmente potenti: salire a piedi le
scale piuttosto che prendere l’ascensore, utilizzare solo lampadine a
basso consumo, rinunciare all’utilizzo della macchina una volta a
settimana e tanti altri piccoli gesti per risparmiare “l’energia
nascosta” quotidiana e scegliere un futuro più pulito.
Come
detto, il successo di Earth Hour è stato largamente dovuto alla facilità
di partecipazione. Abbiamo chiesto solo 60 minuti e le persone hanno
risposto in grandi numeri. Ora proponiamo loro di estendere l’impegno al
termine dello spegnimento collettivo delle luci. Quando la luce si
riaccenderà, cosa sarà cambiato? L’obiettivo 2011 è coinvolgere un
numero ancora maggiore di Istituzioni, Cittadini, Aziende e Associazioni
e andare “Oltre l’ora” prolungando l’impegno attraverso PIU’ AZIONI
oltre allo spegnimento delle luci: una scuola che installa pannelli
solari sul tetto, un Comune che costruisce piste ciclabili, un Governo
che si impegna a proteggere una foresta, una famiglia che sceglie
l’energia rinnovabile o che rinuncia all’auto un giorno a settimana.
Ogni azione extra, piccola o grande, ha importanza.
La
prossima edizione confermerà lo spegnimento dei più significativi
monumenti-simbolo del mondo come l’Opera House di Sidney, il Golden Gate di San Francisco, la Tour Eiffel a Parigi, la statua del Cristo
Redentore di Rio De Janeiro, la Città Proibita a Pechino, Buckingham
Palace a Londra, la Table Mountain di
Città del Capo e tantissimi altri
ancora.
In Italia,
l’iniziativa negli anni passati ha avuto l’adesione di tante piccole,
medie e grandi città: si sono spenti il Colosseo e Fontana di Trevi a
Roma, il Castello Sforzesco a Milano, la Torre di Pisa, l’Arena di Verona, Piazza del Municipio a Napoli, il Ponte di Rialto a Venezia, e
diversi siti UNESCO, come la Valle dei Templi di Agrigento e la Città
dei Sassi di Matera, e tanti altri edifici storici tra i più
significativi d’Italia. Per il 26 marzo inoltre, il WWF Italia
organizzerà l’evento centrale a Roma.
A Lecce si spegnerà Piazza S.
Oronzo,
aderisci all’appello del WWF partecipando attivamente a
quest’iniziativa, occasione per stimolare i nostri amministratori a
concretizzare politiche ed azioni volte alla riduzione dei numerosi
fattori (causati prevalentemente dalle attività umane) che continuano a
contribuire in maniera sempre più rapida e negativa al “riscaldamento
globale”.
Il WWF Salento
ringrazia il prof. Vittorio De Vitis, per aver donato all'associazione
una nuova cassetta postale realizzata interamente in maniera
artigianale.
Per chi volesse
fare donazioni maggiori info nella sezione
donazioni, attualmente vi è la necessità di un elettricista che
effettui la riparazione dell'impianto elettrico della sede,
contattaci.
Eolico a Vernole: il WWF insite nel chiedere che venga effettuata la
VIA
Il progetto della società TARIFA ENERGIA srl intende realizzare ed
installare nei territori di Castrì e Vernole undici aereo-generatori
alti circa 150 metri ciascuno.
<< Il WWF – ha dichiarato Antonio de Feo, Presidente WWF Puglia –
considera l’energia eolica una risorsa essenziale e irrinunciabile per
fronteggiare la minaccia dei cambiamenti climatici e per garantire la
stessa sicurezza energetica nazionale. Lo sviluppo dell’energia eolica
deve però necessariamente conciliarsi con la conservazione della
biodiversità e la tutela del paesaggio i cui valori sono diffusi nel
nostro paese con una concentrazione superiore al resto d’Europa.
>>
Come ribadito dall'Energy report del WWF Internazionale
rilasciato il 3 febbraio, per raggiungere nel 2050 una società al 100%
rinnovabile, senza combustibili fossile e petrolio, l'eolico è una delle
fonti di energia rinnovabile da sviluppare.
“Sebbene gli impianti eolici abbiano un impatto visivo molto evidente
sul panorama, se vengono disposte con criterio il loro impatto
ambientale è minimo. Quando le turbine vengono collocate su terreni
agricoli, quasi tutta la superficie dei terreni interessati può essere
usata comunque per l’agricoltura o per il pascolo. Inoltre, a differenza
delle centrali che usano combustibili fossili ed energia nucleare, gli
impianti eolici non hanno bisogno di acqua per il raffreddamento. Le
installazioni di impianti eolici, sia sulla terraferma che in mare,
devono essere pianificate con criterio per minimizzare l'impatto sulla
vita marina e sugli uccelli, e in questo campo saranno necessarie
ulteriori ricerche” dice il dossier Energy Report.
La verifica di assoggettabilità a VIA e la Valutazione di Impatto
Ambientale per opere, impianti, eolico compreso, è un obbligo di legge e
una priorità proprio per valutare e minimizzare gli impatti
sull'ambiente e sulla fauna e per questo vanno realizzati con criterio e
efficienza. Sono ormai numerosi i casi in cui il WWF si è opposto agli
impianti eolici quando l'impatto ambientale è rilevante, come è successo
recentemente sul Tagliamento, in Piemonte e in Abruzzo per citarne
alcuni.
Il parco eolico di Vernole e le opere ad esso annesse rappresentano un
problema per il paesaggio, ma non saranno certe le polemiche strumentali
tra ambientalisti a risolvere la questione, ma eventualmente sarà un
fronte unito dell’associazioni di tutela del territorio a chiedere che
vengano rispettati gli adempimenti di legge a chi ha autorizzato gli
impianti. Così come le rotte migratorie costiere che toccano le Cesine
non crediamo siano un argomento pertinente all’impianto che non è in
prossimità della Riserva dello Stato pur ricadendo nello stesso
territorio Comunale, ma a ben 13 km verso l’entroterra.
Info Comunicato Carmine Annicchiarico
Direttore
Riserva Naturale dello Stato “Le Cesine” Oasi WWF
“Giornata mondiale delle zone umide”. Escursione guidata.
La Convenzione internazionale relativa alle zone umide di importanza
internazionale, in particolar modo per gli habitat degli uccelli
acquatici, meglio nota come Convenzione di Ramsar, (Iran, 2 febbraio
1971) sottoscritta da un gruppo di Paesi, Istituzioni scientifiche ed
Organizzazioni internazionali partecipanti alla Conferenza
internazionale sulle zone umide e gli uccelli acquatici, con la
collaborazione dell’Unione Internazionale per la Conservazione della
Natura (IUCN).
In occasione della “Giornata
mondiale delle zone umide”
Il WWF Salento, con il suo Centro di Educazione Ambientale di Rauccio,
organizza un’escursione lungo il litorale leccese alla scoperta delle
aree umide più rappresentative domenica 6 febbraio alle ore 09:30,
l’incontro è previsto presso il CEA di Rauccio. Si consigliano
abbigliamento e scarpe adeguate all'attività di escursione (in
particolare stivali in gomma per eventuale presenza di pozzanghere e
fango).
Info e prenotazione (obbligatoria): 329.8168510 - 339.2742742 -
328.2258018 -lecce@wwf.it
WWF: “LIBERATE I FIUMI” SOLO 4 SU 30 IN BUONA SALUTE
“Clonare” le buone pratiche per passare dal dissesto idrogeologico alla
gestione responsabile dei bacini idrografici” Il censimento dei 600
volontari nel Dossier che è stato presentato ieri a Roma.
Dalla Basilicata una buona notizia: 3 rarissime lontre avvistate
e filmate in un laghetto a poche centinaia di metri dal Fiume Agri (Foto
e filmato sul sito
www.wwf.it). La situazione dell’Ofanto in Puglia, invece, appare
davvero preoccupante.
E’ stato uno su 30 fiumi censiti dal WWF, il fiume
Agri nel cuore della Basilicata, a regalare la sorpresa a poche ore
dall’evento dedicato dal WWF ai fiumi italiani: 3 splendidi esemplari
della rarissima lontra (Lutra lutra) intenti a nutrirsi in un
laghetto, sono stati fotografati e filmati dai responsabili locali
dell’associazione. E’ accaduto nel cuore del Parco dell’Appennino
lucano, una notizia eccezionale dopo i tragici ritrovamenti dello scorso
anno con ben 4 lontre trovate morte. Il nuovo anno lascia dunque ben
sperare sia per la specie che per la biodiversità di quel tratto di
fiume, catalogato tra quelli più ‘maltrattati’ nella classifica del WWF
con 51 depositi abusivi di rifiuti mappati e 91 tra sbarramenti e
traverse che ne interrompono la continuità ecologica.
In Puglia il censimento ha interessato il fiume Ofanto
nel tratto tra Canosa e Barletta. Sono stati rilevati circa 30 km di
asta fluviale per 900 ettari di territorio. Di questi solo poco più di
100 ettari, pari al 12%, conservano ancora un grado di naturalità mentre
le coltivazioni, che spesso si spingono fin dentro le aree golenali,
occupano il 75% del territorio per quasi 700 ettari. Sono stati rilevati
anche 20 canali a scopo irriguo e 26 depositi di rifiuti.
"La situazione dell'Ofanto, che per estensione è il secondo fiume del
Mezzogiorno dopo il Volturno, appare davvero preoccupante" afferma
Matteo Orsino, consigliere del WWF Puglia. "Le perduranti difficoltà
nell'istituzione del Parco regionale dell'Ofanto confermano purtroppo
che molto lavoro c'è ancora da fare in termini di rinaturalizzazione
del fiume. In questo senso è necessario un ruolo più incisivo da parte
della Regione Puglia. Purtroppo un recente studio dell'autorità di
bacino sembra andare nella direzione opposta, con la previsione di nuove
opere di regimazione."
Dalla Mappa del WWF i fiumi Melfa, Tagliamento, Angitola e Ciane sono
quelli in buono stato migliore. Seguono a metà classifica, in ordine
decrescente, torrente Arzino, Taro, Simeto, Biferno, Sangro, Piave,
Ippari, Magra, Adda, Ofanto, Oreto, Savio. Chiudono la classifica
Volturno, Sagittario-Aterno, Arno, Aniene, Agri, Tevere, Po di Primaro
e buon ultimo il Chiascio.
Questa in sintesi
la ”fotografia” che emerge dal dossier WWF "Fiumi
d'Italia" che è stato presentato
ieri a Roma in un Convegno a seguito del censimento LIBERAFIUMI dello
scorso maggio che ha coinvolto oltre 600 volontari in tutta Italia per
mappare lo stato di una trentina di fiumi italiani.
Inaugurata una nuova sezione del sito
"In
Libreria:
il WWF Salento consiglia ....."
curata dal nostro attivista Prof. Antonio Rodia alla quale
possono partecipare tutti i soci.
The age of stupid è
una storia ambientata in un futuro non troppo lontano, nel 2055; si
racconta di un uomo che vive in solitudine in un mondo stravolto e
devastato dai cambiamenti climatici, ponendosi un interrogativo: perché
non è stato salvato in tempo il pianeta Terra?
Per incuria e
sconsideratezza, forse stiamo attraversando, cinici e indifferenti, the
age of stupid, l’età della stupidità, degli interventi dilazionati,
delle decisioni non prese, dei ritardi non recuperati.
Intervenire
in tempo per far fronte a un problema drammatico dagli effetti
devastanti è ormai un obbligo, esercitare una forte pressione su chi ha
potere e responsabilità decisionale è un dovere.
P
er stimolare la
riflessione critica su tematiche di dimensione planetaria attraverso un
lavoro di analisi, interpretazione e valutazione del messaggio, si
promuove la formazione di un cittadino maturo e responsabile, capace di
inserirsi attivamente nella società, apportando un contributo personale
nella consapevolezza di avere nelle proprie mani il futuro dell’umanità.
Domenica 30
gennaio 2011, ore 9,30 presso Masseria Cesine "Magie e
misteri dei voli d'inverno a Le Cesine...in bicicletta".A
grande richiesta si ripropone il percorso trekking all’interno
della Riserva Naturale dello Stato Oasi WWF più "bella" d’Italia
per il Birdwacthing: osservare i variopinti colori e le
particolari forme degli uccelli migratori che svernano a Le
Cesine... in bicicletta. Consigli per l’escursione:
abbigliamento comodo e dai colori tenui, scarpe da trekking,
binocolo. Costo € 10,00 (€ 7,00 per i soci WWF). Prenotazione
obbligatoria. In collaborazione con SegeS Coop.
28
gennaio 2011
Lettera inviata dal WWF Puglia al Presidente Vendola - il
no del WWF all'allungamento della stagione venatoria
Signor Presidente Vendola,
le vicende accadute nelle ultime settimane nella regione Puglia in
materia di caccia sono di una gravità estrema.
La delibera di Giunta che ha allungato la stagione venatoria a varie
specie di uccelli è un atto clamorosamente illegittimo e
ingiustificabile e, cosa ormai testimoniata dalla ampia documentazione
da noi raccolta, programmato già da tempo in maniera che potessero
evitarsi ricorsi amministrativi e pareri dell’autorità scientifica.
Ignorata la scienza, calpestate le regole, danneggiata la fiducia dei
cittadini: in Puglia si è consumato non solo un grave e irreparabile
danno alla natura, tuttora colpita in una fase delicatissima dei propri
cicli biologici, ma un vero e proprio scempio del diritto, di quelli che
lasciano attoniti soprattutto perché prodotti da chi dovrebbe dare
esempio e fare esercizio quotidiano di buona amministrazione e buona
società.
E’ lecito domandare un’Italia migliore se in
prima persona e così palesemente manchiamo di rispetto alle regole e
infrangiamo lo stato di diritto?
Abbiamo chiesto a Lei, Signor Presidente, e
all’assessore Stefàno, di intervenire
con immediatezza e sanare questa gravissima situazione, annullando la
delibera illegittima, come peraltro prescrive l’articolo 97 della
Costituzione italiana consentendoLe l’esercizio del potere di
autotutela. Abbiamo cioè chiesto un atto concreto e assolutamente
dovuto, diremmo ovvio, nonché un’assunzione di responsabilità in
particolare da parte dell’Assessore Stefàno, che ha peraltro l’onere
aggiuntivo di rappresentare la Conferenza delle Regioni in materia di
caccia.
Ci rammarica molto dover notare, signor Presidente, che nessun segnale
è da Lei giunto.
Le associazioni scriventi, con una scelta sofferta, dolorosa e non poco
contrastata, hanno deciso di sospendere momentaneamente le azioni
previste, ivi incluse quelle giudiziarie per gli abusi e i danni
ambientali consumatisi e prodotti con questa tristissima vicenda.
Tale decisione, e il grande senso di responsabilità che la accompagna,
sono unicamente dovuti all’impegno preso dall’assessore Stefàno nel
corso dell’incontro svoltosi a Roma lunedì 24 gennaio, di considerare
quella accaduta una vicenda molto negativa ma da superare
immediatamente, già con la previsione del prossimo calendario pugliese e
con i lavori più generali per garantire che le leggi, le regole e le
indicazioni dell’autorità scientifica nazionale siano, a partire dalla
Puglia, pienamente rispettate e applicate in tutte le Regioni.
La tutela degli animali selvatici e della natura non rappresenta un
desiderio astratto, né un obiettivo di grado secondario ma un dovere
costituzionale, un obbligo giuridico, una necessità della scienza e
della cultura. Gli animali selvatici,
patrimonio indisponibile dello Stato, sono un bene comune, un
mondo di bellezza, varietà e vitalità straordinaria. Crediamo sia ormai
tempo di strapparli alle logiche opache dei più bassi giochi di parte,
per restituirli alla comunità intera e a sé stessi, come essa e loro
meritano.
Saremmo lieti se Lei, signor Presidente, pure in ritardo, volesse
esprimere su questa vicenda un pubblico pensiero, così come ci
permettiamo di ritenere necessario e forse doveroso un confronto diretto
su quanto accaduto e su quanto, in fatto di tutela della natura,
dovrebbe auspicabilmente accadere in futuro, a partire da subito, già da
domani.
Lo scopo
finale del WWF è fermare e far regredire il degrado dell’ambiente naturale del
nostro pianeta e contribuire a costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere
in armonia con la natura.